In principio
era il Tar: e anche alla fine. Il Tar, questo moderno, postmoderno
Libro dei Libri, però anche juke-box: però con una sola canzone.
Sei come un juke-box, juke-bix, devi bloccare, juke-box, juke-box,
devi proibire, juke-box, juke-box, devi vietare, tutta la notte non
ti fermare. Opere grandi, piccole, medie e irrisorie come una
minuscola pista di ghiaccio: ed è subito strapaese, ieri mattina nel
sabato del villaggio di Porto San Giorgio, credeteci, non si parlava
d'altro: “Fatto vè. Beh? Che siamo in montagna qui? Fermo, sta in
montagna: e allora la pista se la faccia Fermo”. Oddio, a voler
essere pignoli il ghiaccio è fatto più di acqua e l'acqua, con un
posto di mare, ci sta: ma non sottilizziamo, non cavilliamo, per
quello c'è già il dio Tar e insomma l'agognata pista per pattinare
lungo la costa è bloccata, dopo fatal ricorso. Hanno vinto i 38
ambulanti, ha perso il Comune che già non brilla per luminarie e
installazioni natalizie e quest'anno resta a secco pure di ghiaccio
secco. D'altra parte, la pista o lì o niente, e alla fine il Tar ha
deciso: niente. Adesso sarà interessante constatare come il Comune
reagirà, se reagirà, gli son rimasti pochi giorni, idee, a quanto
pare, ancora meno, si rischia l'effetto Natale in Transilvania, certo
che non ha tutti i torti il sindaco Loira quando scuote la testa: “A
Porto San Giorgio tutto è difficile”; se poi lo si rende più
difficile ancora... Fermo ride, San Giorgio piange e manda i pargoli
al Colle, che non è quello presidenziale ma quello provinciale sì.
Ed è subito “gomblotto”: chi li ha mandati quegli ambulanti
“stranieri”, chi li manovra, cosa c'è dietro, è Fermo, è Roma,
è la politica, è lo scontro di civiltà. E, come spesso accade, è
tutta una questione di misure: troppo piccola, troppo grande,
comunque ingombrante: non s'ha da fare! Misure o, come direbbe Gordon
Gekko, “è sempre una questione di soldi, il resto è
conversazione”? Ma alla fine risolve il Tar, decide il Tar,
sancisce il Tar. Meglio del re Salomone sulla cui tomba cresce la
sacra ganja. È parola del Tar! Arbitro supremo di ogni destino, sia
umano sia delle cose, escatologico, immanente, trascendente, in tuta,
in doppiopetto, in pattini a lama. W il Tar, ci fa crescere sani. E
poi ci troveremo come le star, tutti a commentar cosa fa il Tar.
L'Italia è una Repubblica fondata, anzi sfondata, sul Tar. Ogni
tanto, non ci starebbe male anche un movimento No Tar.
Ultim'ora –
Dopo il ritiro del ricorso al Tar, si è ritirato anche il Tar e pare
che il pattinaggio, almeno quella si farà. Habemus pistam,
anche se a Porto San Giorgio il Natale, quando arriva, non arriva.
Massimo Del
Papa
("il Resto del Carlino" di Fermo, domenica 2 dicembre 2018)
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