A proposito di umanità che fa schifo al gran completo a cominciare dai media. Una mia amica, Daniela Martani, intervistata da non so che radio, parla per venti minuti su varie questioni, dopodiché escono a titoli isterici solo le due frasi, prese e amputate da ogni contesto, su Ronaldo che se si rompe vanifica il bell'affare della Juventus, 400 milioni di euro tutto compreso. Di fatto, non dice niente di diverso da quanto prospetta, con terrore, il Corriere al colmo del suo servilismo; ma su CR7 no, non si può e a Daniela rovesciano addosso di tutto, grazie alla solita Dagospia che è una sorta di servizio a pagamento, sia di ostetricia che di killeraggio di reputazioni. Dopodiché, qualcuno rende noto il suo numero di telefono, lo fa circolare in gruppi su whatsapp e Facebook di ultras bianconeri e immaginatevi il risultato. Lei adesso è sconvolta, spaventata e soprattutto senza difese. Alla faccia degli Zuckerberg e di quanti propalavano la palla della condivisione virtuosa. Gli ultras, che sono un sottoprodotto della peggiore sottorazza subumana, non vanno per il sottile, anche io ne so qualcosa; ma prendersela con una donna, da anonimi, minacciandola e insultandola al telefono, è una vigliaccheria senza limiti e confini. Bei leoni da cesso, questi qua. A Daniela io rimprovero sempre una cosa, di essere troppo trasparente, troppo senza filtri quando qualcuno la interpella: non ha ancora capito, o accettato, che l'umanità fa schifo, tutta, senza distinzione. Lei passa per “nazivegana”, e io posso assicurare che vegana lo è, nazi per niente perché non l'ho mai sentita attaccare qualcuno – me, per esempio – sui suoi gusti alimentari. In realtà non attacca nessuno, perché è buona: difende le sue idee, magari con accanimento, ma non scende mai e dico mai sul personale. È una che, se vede tre coniglietti che boccheggiano nella gabbia di un girovago, a un passo dalla morte per assideramento sotto il sole più feroce, si attacca al telefono e insiste fino a che non trova chi le dà retta: e gli animali si salvano; chiunque fra noi si limiterebbe a scuotere la testa tirando dritto. Nessuna donna merita il trattamento che lei sta subendo in questi giorni, ma, avendola conosciuta, avendomi lei strappato la mia amicizia, che non è mai facile, mi sento di dire che lei lo merita se possibile ancora meno; perché non ha malizia, non vede il male che è dappertutto, e non ha modo di difendersi (e Dagospia, in modo squallido, se ne approfitta).
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