A
quasi 54 anni sono arrivato alla conclusione che la vita non vale la
pena di essere vissuta, sotto nessun aspetto. E' solo una truffa,
tutta una truffa alimentata dalla fede che è l'inganno più atroce.
La vita è incomprensibile nella sua beffarda ingiustizia; è
cattiva, e, a chi si sacrifica, riserva solo sacrifici. Se la goda
chi può, ma chi se la gode inevitabilmente prevarica gli altri. Non
ricordo un solo giorno degno di essere stato vissuto. Finché un
giorno ti accorgi che il tuo destino è solo soffrire, annullarti,
anche se ti senti ancora giovane e pieno di possibilità. Io in vita
mia ho avuto intorno solo gente che mi ha condizionato, mi ha
sfinito, preteso aiuto, consumato: non mi è rimasto altro, e non mi
è rimasto niente. Ogni gioia che ho rivendicato, era finta, me la
inventavo per strappare un altro giorno di illusione. Adesso basta,
mi sono rotto il cazzo di tutto, di tutti, di ogni cosa, di ogni
virtù, di ogni preghiera e di ripetermi che ho fatto il mio dovere e
sono in pace con me stesso. No, non lo sono, non lo sono mai stato. E
adesso non trovo che una stanchezza infinita, cronica, ubriacante, e
una nausea incurabile di esistere. E la noia mi mangia vivo, perché
niente e nessuno mi sorprende più. Ma, in fondo, era così anche da
bambino, quando mi ripetevano che ero diverso dagli altri ed io
fingevo di non crederci. Aveva ragione dr House, la vita è nausea. E ce l'aveva Schopenhauer col suo pendolo tra noia e dolore. La vita è nausea. Faceva bene la benemerita Emma Bonino a
praticare quanti più aborti possibili con la pompa da bicicletta,
avrei preferito essere fra quelli.
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