Ma quando morrò voglio esser mare
Voglio essere sepolto in fondo al mare
Coi sorrisi, tutte le mie colpe
Liquidi rintocchi di campana
I miei viali sconfitti e tutto quello
Che non ho saputo far capire
Nell'eterna notte del fondale
Non c'è spazio più per altro male
Solo la spirale del disfarmi
Nei tutti colori ritornare
Quel mare di tempo che si assolve
Si sgomenta, polvere, corrente
Chi lo sa in un'alga, tra le chele
D'un granchio felice, in bocca a un pesce
Molecole di ciò che usavo essere
Sentimento a sbattere uno scoglio
Quando morirò voglio esser mare
Agitato, immobile, al tramonto
Culla del nuovo sole, della pioggia
Che si unisce nell'amplesso d'acqua
Finalmente vivo anch'io respiro
Senza più malizia né coscienza
Senza più ragione per odiarmi
E disperare e domandarmi ancora
Se c'è vita in questa vita oscura
Voglio essere mare dentro il mare
Come note di Bach dentro un preludio
Come il pensiero che pensa il pensiero
Questa felicità di capinera
Che non serve più, perché ora è vera.
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