“Formula intrigante”,
“contenuti sempre più affilati”, "ancora più il mio giornale", “articoli liberatori”. Il
nuovo Faro quotidiano, un (lungo) pezzo al giorno via blog, sembra
piacere e questo non può che farmi... piacere. Uno a lungo andare
sente il bisogno di cambiare e ho scelto la strada (ancor) più
impegnativa: essere sempre più presente, ogni giorno, anche su più
fronti: i pezzi, non di rado, considerano più aspetti della cronaca,
giostrano su molteplici risvolti d'attualità. E così si va avanti,
cercando di essere più sinceri e trasparenti che mai. Sapendo che
ogni svolta è un rischio, che non è mai sicuro cosa succederà. Se
me lo consentite, un piccolo orgoglio in punta di penna: senza spalle
coperte, senza sicurezza né garanzie di sorta, a 53 anni non ho mai
cercato la vita comoda, professionalmente, e ancora decido di dire
tutto, fino in fondo, a costo di non piacere. Alternative non ne ho,
ma così sono fatto. Ce n'è già abbastanza di gente che, all'età
della ragione, mette la testa a posto e mette in pensione gli
artigli. Per quello che vale, che serve, provo a non farmi passare
l'insofferenza e la voglia di spiegarla, sapendo che verrò giudicato
e anche frainteso per questo. Ogni anno voglio smettere con tutto,
poi rilancio. Che il piccolo Faro vi piaccia, non è scontato, e non
è cosa da poco. Non per me.
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