Passa ai contenuti principali

OLTRE IL DISPREZZO

Travaglio, e di conseguenza i suoi lacchè, contro i vaccini per attaccare il medico Burioni, in odor di candidatura col PD, a fini di propaganda grillesca. Poi chiedetemi perché non dissimulo la mia insofferenza. Perché si può anche crescere, imparare l'arte del distacco e del cinismo, ma restano certi limiti che non mi sento di travolgere. Per me è importante schierarmi contro chi sposa cause così pericolose, scientificamente insostenibili: io mi vergognerei, mi sentirei un criminale o almeno un sodale di irresponsabili criminali. Scherziamo? Perché a quelle bare bianche che già hanno sfilato, alle altre possibili, dovessero prevalere certi apprendisti stregoni, non mi abituo. E allora non mi si venga a dire che la rabbia consuma, che bisogna imparare ad essere sereni, che ciascuno la pensa come gli pare e altre cazzate liofilizzate, quel santonismo d'accatto e di risacca che maschera solo opportunismo: con certi clown, e potete benissimo immaginare di chi parlo, e la lista è lunga assai, non mi fermerei a scambiare non dico un caffè, ma neppure un'occhiataccia; è un dovere morale, civile, personale. Alla larga, è l'unica soluzione. Nessun contatto. Per individui del genere io posso solo avere raffiche di insulti e un sentimento che va oltre il disprezzo, cioè non li considero neppure degni del disprezzo che a volte si riserva agli uomini. Oggi più di ieri.

Commenti