Passa ai contenuti principali

IL FARO 31/2017


Torna il Faro dopo la pausa ferragostana, e riprende discorsi che tutti sembrano avere già archiviato. Per esempio: se gli sbarchi calano, allora qualcosa si poteva fare. Il problema, in soldoni, erano le ong. Cafonissimo: mode sconce di italiani luridi, a culo scoperto en plen air, perché della decenza non importa più niente a nessuno (e qualcosa vorrà pur dire). A proposito di sconcezze: la solita moda di cercare, trovare un colpevole nella collettività se a sedici anni si divertono a farsi fuori di droga (i Cocoricò, però, non si toccano). Al PD vogliono far fuori Minniti, ma hanno bisogno di lui. Curiosa storia di un paese sul mare dove le quote rosa sono un pretesto per rientrare dalla finestra dopo essere state (giustamente) sbattute fuori dalla porta. Quei migranti stanziali fuori dai supermercati, che ridono, telefonano, ma indispongono, almeno me. Ma è proprio così necessario, obbligare i bambini di 5 anni a diventare gay? Perché l'Italia europeista farà la fine della Grecia, peraltro da qualcuno precisissimamente preconizzata. Infine: le profezie del farfallino Luca Mercalli e i dolori del non più giovane Verdone, che in Raggi riponeva le speranze vipprogressiste. Buon ritorno col Faro, ma solo per chi si abbona: maxdelpapa@gmail.com.

Commenti