Adesso andate a dire alla
vedova del barista di Budrio che difendersi è da sceriffi, da
Salvini, da razzisti. Andatele a dirle che ci pensa lo Stato, e se
non ci pensa amen, pace, è solo un incidente di più, una statistica
in più. Andatele a dire, alla moglie del barista fatto secco da un
delinquente fuoruscito dai macellatori militari russi, e liberato dalla solita giudice di manica larga, che
non si deve discriminare, demonizzare, criminalizzare ma accogliere,
capire, dialogare, rispettare. Andatele anche a dire che suo marito
se l'è cercata, perché non si reagisce a uno che ti entra in
negozio e cerca di ammazzare un cliente. Inoltre, andatele a dire che
l'accoglienza è il primo valore e lo Stato militarizzato è una
vergogna, che controlli e leggi sono una vergogna, puro trumpismo.
Andatele a dire che è meglio morti ammazzati che giustizieri
criminali. Andatele a dire, quando l'assassino verrà scarcerato dopo
qualche semestre, che è giusto così, perché c'è troppo
accanimento, perché i veri delinquenti in galera non ci vanno.
Ditele anche che le ronde non risolvono niente, sono solo una
barbarie, che il mondo cambia se noi vogliamo che cambi, tutti
insieme, se cantiamo “Imagine”, se ci prendiamo per mano, e che
quello della sicurezza è un falso problema. Infine, ditele che sarà
mai, le hanno ammazzato il marito, ma la vita continua, si rimbocchi
le maniche, riapra la bottega e al prossimo rapinatore che arriva,
gli ceda tutto, si offra lei, gli faccia leggere l'ultima enciclica
di papa Francesco, l'ultimo articolo di Saviano, l'ultimo sermone
della Boldrini, l'ultimo delirio noglobal secondo cui se un
negoziante viene ucciso, la colpa è sua perché si è piegato alla
logica capitalista che divide il mondo in sfruttati e sfruttatori, e
chi rapina è perché è sfruttato e gli sfruttati sono sempre dalla
parte del popolo, degli sfollati, dei cittadini del mondo, no
barriere, no confini, tutti fratelli di soledad, della terra e della
lotta e se lei insiste è una razzista e si merita quello che ha
ricevuto. Quando avete finito, andate a ripetere le stesse cose alla
madre del 38enne di Prato sgozzato da un maghrebino pluripregiudicato
per 20 euro.
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