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A DUE VELOCITA'

PRONTO, BUONGIORNO E' LA SVEGLIA

A proposito di post verità, si fa strada questa idea dell'Europa a due velocità, a tre cilindri, a quattro marce. Perché è una post verità, cioè una fanfaluca? Perché contraddice i presupposti dell'Unione e i suoi risultati. L'Europa, infatti, fu concepita sessant'anni fa come una singola entità omogeneizzata sotto tutti gli aspetti e capace di assimilare le sue parti più in ritardo, obiettivo enfatizzato da Maastricht in avanti. Bene, alla verifica dei fatti non uno dei risultati è stato ottenuto: economicamente, sappiamo bene che c'è una Europa tedesca, che detta l'agenda, e poi tutto il resto. Sulla sicurezza, ognuno fa a modo suo (e i risultati, purtroppo, si vedono). Culturalmente, siamo alle buone intenzioni, agli Eramus con cui fare scopare gli studenti. Nessun Paese rinuncia ad una idea di identità nazionale; in compenso, il mantra "deve pensarci l'Europa", in tutto, su tutto e per tutto, sta abituando le politiche nazionali alla più perniciosa deresponsabilizzazione (senza contare che, poi, l'Europa non ci pensa affatto, in niente, su niente e per niente). L'argine contro il terrorismo fondamentalista è fragile, quello sui migranti come minimo poroso ed è una tragedia nella tragedia perché quei disgraziati continuano a imbarcarsi per morire nella totale indifferenza operativa di una Unione che funziona a vertici, a convegni, a gite, a pranzi e a promesse. Governi come quello italiano non fanno più mistero dell'insofferenza che provano nell'essere considerati materassi da battere. L'unica cosa in cui l'Europa di vetro eccelle, è nel dire a tutti di che morte debbono morire e di che vita debbono vivere a partire dalle raccomandazioni più insulse, sulle dimensioni delle vongole o dei pedalini, fino al conformismo verbale più sconcertante e censorio. Ha ragione il filosofo Ryszard Legutko quando dice che l'Europa burocratica serve a portare avanti vecchi difetti comunisti sotto il velo del politicamente corretto liberaldemocratico, ma si potrebbe aggiungere che questa è la sola ed unica missione. Ne sono talmente consapevoli che ormai non lo nascondono più e, a forza di pranzi in cui si dicono che "l'Europa deve cambiare", sono arrivati al digestivo dell'"Europa a due velocità". Sai che traguardo.

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