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L'OSSESSIONE DEL CEMENTO


Come tutte le sette, anche quella grillina carbura ad ossessioni: le scie chimiche, i vaccini, le "colate di cemento". Ogni opera va rigettata in fama di colata di cemento. E' il demonio il cemento, è il male puro, secondo una impostazione celentanesca anni '60 da ragazzo della via Gluck. Si vede che i grillini vivono sulle palafitte, che le ville di Grillo sono fatte di pan di spagna come la casa dei tre porcellini. Il cemento preso così, in modo ottuso, a simbolo di ogni nefandezza non ha senso: tutto dipende dal contesto, dall'uso, dalla circostanza, il cemento è male se devasta un litorale ma va benissimo per costruire strutture e infrastrutture essenziali per un Paese e le sue comunità. Cosa talmente superata dalla logica, che non è affatto in discussione da nessuna parte al mondo salvo che a Roma, Italia. Non capisco: ovunque al mondo le città, le civiltà si sviluppano sviluppandosi, cioè realizzando, costruendo e lo fanno in modo acconcio ai tempi, sfruttando i materiali e le tecniche che la scienza ha portato: non tornando indietro, non rifiutando ogni sfida. Non capisco: sono stato in Cina l'ultima volta 20 anni fa e ho visto intere città trasfigurate (ed erano belle), ho visto Hong Kong in mutazione mentre tornava formalmente alla Cina dal dominio britannico, ed era un incanto sconvolgente e affascinante di nuove costruzioni (tirate su in un lampo) accanto ai ruderi della tradizione, e la gente era viva, si muoveva in modo convulso in quella metropoli in perenne mutazione ma viveva, era eccitata, era orgogliosa. Non capisco: con l'ossessione della colata si dovrebbe buttare giù, o meglio non si sarebbe mai dovuta costruire la famosa Dèfense francese, che in termini strettamente tecnici è una maxicolata di vetro e cemento. Qui, a Roma, un'area adibita a discarica abusiva da decenni va salvaguardata come tale, dice la Soprintendenza facendo felici i grillini che non aspettavano altro. Ma cosa significa "fare lo stadio secondo la legge", come ripete la Raggi se non la banalità del male? Significa la resa all'inettitudine, non fare mai niente se no è per definizione illegale. Così parlarono quelli che, dopo neanche un anno di potere, sono falcidiati da inchieste, sospetti di abusi, faide interne, odori di affari loschi e legami coi palazzinari delle giunte precedenti. La legalità chirurgica, solo per quello che fa comodo! Ci sono vincoli assurdi a Roma, come quello a non costruire per l'eternità niente che sia più alto del Colosseo, ci sono veti demenziali in ossequio ad epopee di scommesse che richiamano il film "Febbre da cavallo". "Ah, ma qui ha trottato Varenne!". E questa sarebbe una buona ragione per lasciare un'area colossale abbandonata a se stessa, ai vandali che da trent'anni ci portano cadaveri di elettrodomestici, di animali e anche umani? Eh, ma la colata di cemento no, quella è inaccettabile.

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