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CURATE LA CORVA ROCKEFELLER

PRONTO, BUONGIORNO E' LA SVEGLIA

Alla fine, sullo stadio di Roma, correttamente, decide il sindaco: Beppe Grillo. Magari ondeggiando un po' - non si fa, no si fa, si fa ma altrove (dove?), si fa lì ma più basso, si fa quello ma non della Roma, della Lazio; un giorno definisce Roma "non così male" e il giorno dopo la vede un inferno, una città allo stato brado e "Bergoglio datti una mossa": sono i tormenti di chi deve difendere, da solo, l'onestà in un Paese degradato. Quello che conta, è che alla fine lo stadio si fa, fino a nuovo ordine, insomma dipende: non da quello che sancisce la Soprintendenza, ma da come si alza il sindaco (quello vero) la cui parola è legalità, pulizia, saggezza e competenza. Soprattutto coerenza. Gli organi comunali prendono atto e ratificano, a cominciare dalla corva Rockefeller con le polizze (non sapevamo che anche i pupazzi potessero patire mancamenti). Sindaco Beppe, cittadino Beppe, pensaci tu. Per te, che sei plurilaureato alle Università del Blog, della Vita, del Marciapiede, è uno scherzo. Anche per i romani, purtroppo: specialmente i romanisti, che, per via pallonara, cominciano finalmente a capire con chi hanno a che fare. Quanto alla corva Rockefeller, una sola parola può definirla. Patetica.

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