Si fa strada una
impostazione buonista secondo la quale la Raggi merita compassione
intanto perché è una donna, poi perché è una sindaca e infine
perché le stanno tutti addosso e nessuno merita un trattamento del
genere. Scusate, ma la ragione per cui le stanno addosso qual è?
Malanimo fine a se stesso o malgoverno non fine a se stesso, ossia
inteso a mestare, a promuovere, a strapagare le proprie clientele, a
prendere ordini da una opaca società privata, a non svolgere un atto
che sia uno contemplato dal mandato istituzionale, a mentire in modo
anche risibile, a passare di figuraccia in figuraccia, ad esibire
topiche istituzionali clamorose, a sottrarsi ad ogni confronto, a non
accettare altra dialettica che quella con "Beppe", cioè
obbedienza indiscussa e fanatica, a frignare ogni tanto come una
comare, a fuggire dai propri dovere per accudire il pupo? Non basta:
i buonisti dell'ultim'ora forse no, ma io me la ricordo la signorina
in tutta la sua spocchia al momento della nomina, me le ricordo le
sue uscite arroganti, il compatimento per la stampa, che può anche
starci ma non esibito in un modo tanto plateale e infantile, il salir
su per i tetti con i compari di maneggi, me lo ricordo
l'atteggiamento sfottente, neanche tanto vagamente di compatimento,
l'aria da prima della classe quando invece non era degna neppure di
portare le orecchie dell'asino. Pertanto, arrivo a dire che non solo
la Raggi è causa di se stessa, ma che merita in pieno il peso di se
stessa, il compatimento che le ritorna contro, la diffidenza più che
giustificata da un sindaco eversivo che giura di esser fedele alla
cittadinanza e la tradisce con un comico e un figlio di papà
"visionario"; anzi, il disprezzo che va suscitando è
ancora poco, raffrontato alla pochezza, alla tracotanza e, forse,
questo lo vedremo, alla incompatibilità di certi atti, gli unici,
oltretutto, adottati in circa sette mesi di sedicente governo. La
Raggi deve scomparire inghiottita in un vortice di vergogna, e questo
suo cuocersi a fuoco lento, oltre a lasciar sospettare valide ragioni
per non far le valigie, è una delizia e un conforto agli occhi di
chi ancora difende un'idea di dignità: della politica,
dell'aministrazione, della cittadinanza, dell'individuo e della
decenza. Non fatemi ridere, cari pietisti di paglia.
Speriamo che questo fuoco lento porti alla dissoluzione di questo ectoplasma e alla dispersione delle presunte "penne" libere che li hanno supportati, sponsorizzati.
RispondiEliminaEcco, quanto a questo servirà una Norimberga per i lacché: Travaglio, Scanzi, Gomez, eccetera. Visto che loro stessi hanno sempre giudicato gli altri...
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