Non voglio essere quello
che non vince mai, disse l'ombra schiacciata nell'asfalto. Non
voglio, continuò, non avere un orologio perché non mi serve, non
voglio essere quello che non vive mai. Non voglio essere un'ombra
nella notte, una goccia nel mare che evapora, la schiuma del rimorso,
le occasioni mai avute. Non voglio essere chi sarò e chi sono stato,
senza essere mai. Io voglio cogliere un piccione bianco con l'ala
spezzata e salvarlo, e dirottare la sua pena, vederlo volare ancora e
sentirmi in cuore una tenerezza perduta, e disperata. Non voglio
rinunciare a un Dio, voglio difenderlo nell'esilissimo filo di una
buona intenzione, di una commozione, di un'attitudine. Non voglio
essere quello che non combatte mai perchè sa di non poter vincere.
Non voglio andarmene senza un raggio di normalità, il pretesto per
una cravatta. Io voglio preparami a invecchiare da uomo non da ombra,
non giovane perenne, non silenzio fragile. Voglio che il mio dolore
sia servito a qualcosa, e proteggere un gatto e essere nostalgia di
un amico, voglio che la mia schiuma di solitudine mi abbia insegnato
la comprensione e il timido orgoglio di vedermi nello specchio. Non
voglio essere un controluce per il tempo che mi resta, voglio
esistere anch'io e sentirmi il cuore pieno di dolcezza" disse
l'ombra.
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