Leggo che una "mamma
informata", perché dopo quelle coraggio mancavano le informate,
parte mento in resta per la sua crociata contro i vaccini: "Perché
i bambini gli anticorpi se li fanno giocando nello sporco in terra".
Ha un bello spiegare, il biologo Burioni, che non è vero niente: lei
è una mamma informata, e le cose le sa perché le sa. A questo
punto, mamme informate di tutto il mondo unitevi: e organizzatevi per
un corso di medicina mammifera informata all'Università. Suggerisco alcuni
argomenti: "Quel che non strozza ingrassa", "Ma sì,
che tutto passa", "Ma quale febbre, sei fresco come una
rosa", "Un'altra volta così impari", e il
fondamentale "Quello che serve a mio figlio lo so io", che
potrebbe essere sviluppato nella tesi di laurea. Non serve studiare
su noiosi libri batterici scritti da medici al soldo delle
multinazionali, perché una mamma lo sa: lo sente dentro, e non si
sbaglia mai. Una mamma informata viene dalla scuola della vita,
dell'aia, dei giardinetti, e amministra pure il gruppo "Mamme
informate su Facebook": che ne capiscono dottori e gentaglia
simile? I vaccini no, che immunizzando fanno male perché impediscono
l'eterna sfida contro peste, tifo e colera, l'ordalia, o muori o
guarisci; le scie chimiche invece sì, eccole lassù, come fai a dire
che non ci sono? Una mamma informata lo sa: un poveraccio di un
biologo, invece, non potrà mai essere mamma, sexy, donna, ma soprattutto informata.
parole sante (le tue!).
RispondiEliminaè da non credere con quanta e quale boria venga osteggiato il lavoro di chi, per aiutare il prossimo, ha studiato e si è sacrificato per anni con serietà. e per di più chi è "contro" perché è "ben informato" in genere porta argomentazioni che avrebbero un grado di buon senso prossimo al nulla persino in prima elementare.
Andrea
Queste scene dei matti complottisti con la carta stagnola in testa e la stampelle porta abiti appese al soffitto, mamme bio-vegan che fanno cappuccini con una spremuta di datteri, personaggi del mondo televisivo e radiofonico che sono una fonta più attendibile di ogni studio fatto da team di ricerca in tutto il mondo, le dobbiamo subire perchè gonfiano i palinsesti e le pagine dei giornali, in un meccanismo di vasi comunicanti con la rete, per far fare cassa un po' a tutti con il click bait.
RispondiEliminaarrivato quasi a 30 anni, con alle spalle almeno 18 anni di utilizzo di pc ed internet (i bambini imparano in fretta ed hanno capacità di giudizio migliori degli adulti nel credere o meno a quello che leggono), tutto questo non mi stupisce. La nostra realtà, intendo quella italica, vive un lento streaming di problematiche emerse, come quella che ci riporti,in altri paesi anni fa.
social network e simili hanno fatto emergere, comportandosi come un filtro, quanto giaceva nel sotto strato antico della rete italiana, ingigantendo il tutto in proporzioni che io stesso non mi sarei mai aspettato.
c'è l'ignoranza del mezzo, c'è l'ignoranza dei contenuti ed è evidente la poca voglia di colmare l'una e l'altra ed in questa discrepanza c'è il mondo dell'informazione che ci sguazza, costruisce e disfa quanto vuole
l'informazione non è tutto, la musica è il meglio, diceva Zappa, ma forse oggi avrebbe cambiato idea anche lui