Leggo un post di
Alessandro Gnocchi che ha scorso gli inserti domenicali dei giornali:
la destra fa schifo, il capitalismo fa schifo, Trump vera minaccia
mondiale, vai col tango. Conosco Alessandro e so che non esagera, del
resto mi basta un rapido giro per le homepage dei giornali: stessa
musica. Lunedì mattina, m'infilo in macchina e giro un po' per le
stazioni: la mitica Radio3 Rai mena la danza, profughi, migrantes,
“Grescia”, giustizia, diritti, minoranze, un altro mondo è
possibile, la colpa è delle religioni, che fanno schifo però non
c'entrano, però funerali “laisci”, però movimenti, fare rete,
mondo “globbalizzato”, multikulti e kulture “altre”, tutto un
virgolettare verbale, che si capisca, che sia chiaro che noi siamo
“altro”, che intendiamo “altro”, che la nostra è
informazione “alternativa”, “non allineata”, che sorge “dal
basso”, concordata con la gente, con gli amici, i compagni
ascoltatori che sono parte attiva del “dibbattito”, via alle
telefonate, aaah, eeeh, vorrei dire che, vorrei fare una premessa,
scioè un'emergenza, scioè un vulnus, “guerra”, detta così,
secca ma drammatica, con la g ruggente che sembrano tre, che vibra di
condanna, che freme di disprezzo, si capisce tutto l'impegno di chi
benpensa e bentrasmette, la guerra è male la pace è bene, imagine
all the people, voi schifosi che la ritenete inevitabile, che anche gggender, che si torce a cul di gallina, gggiuender, però la ggguerra è sempre la ggguerra, Trump
porterà nuove ggguerre?, e si sente, si capisce che il messaggio
sotteso, ma neanche poi tanto, come diceva Abatantuono Ras della
Fossa, tanto pe' cambià, è sempre lo stesso: sì, d'accordo, meglio
che niente, si vota quello che c'è, la lotta continua, sempre e
comunque, però sai quanto sarebbe meglio la sinistra che intendiamo
noi, tutti noi, che benpensiamo, vera, mera, puro Marx invecchiato, niente
classi, niente sfruttati e sfruttatori, via il mercato, abolito il
capitalismo, un bel ritorno al futuro del 1917. Passano ospiti alla
radio, sempre gli stessi, cantanti consapevoli, artisti cipigliosi,
filosofi della minchia, esponenti di questa e quella minoranza,
l'Italia è una Repubblica fondata sulle minoranze, di maggioranza
c'è rimasto un cazzo, equità, diritti, Costituzione, colpa nostra,
ce lo meritiamo il terrorismo, siamo noi che abbiamo voluto
Bruxelles, ggguerra, nessuna ironia, nessuna leggerezza, al più
sempre il sarcasmo dall'ascella pesante, dalla barba unta, felpato,
incappucciato, dalla nostalgia cariata e piombata, ma sì,
prendiamola a ridere che noi colti, noi consapevoli non vinciamo mai,
siamo vittime dei poteri forti noi, ggguerra, va beh amici, il mondo
fa schifo ma appuntamento al nostro spettacolo in teatro, spettacolo
popolare, dove parleremo di migrantes, profughi, diritti, flussi,
Grescia, ggguerra, lotta al capitalismo, stragi vicine e lontane,
partigianato ieri e oggi, resistenza oggi e domani, quanto prendo?,
ma non parliamo di queste cose, trentamila dicono?, se lo dicono...,
ma non è questo il punto, è che noi dobbiamo adeguarci al mercato,
siamo vittime noi del mercato, sarebbe meglio senza mercato, niente
classi, niente sfruttati e sfruttatori, basta col dominio del denaro,
basta con trivelle, grandi opere, il pianeta annaspa, verità e
giustizia, è ora di cambiare, quali politiche per il pianeta?,
Grescia, profughi, ggguerra, a voi la linea, pubbliscità.
nemmeno io ne posso più. ormai se esprimo quello che esprimi tu nel tuo scritto finisco sempre per essere tacciato come fascista.
RispondiEliminafottitene.
Eliminatoh!mi son scoperto fascista anch'io.
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