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QUELLE FRASI PERICOLOSE


La storia la fa la geografia, diceva Guareschi. Di sicuro non la fanno le masse, con buona pace dell'agiografia comunista, ed è dubbio che la facciano i condottieri, con buona pace di quella fascista. Forse la storia la fanno le frasi: il dado è tratto, hic Rhodus hic salta, la guerra è una faccenda troppo seria per lasciarla fare ai generali, giusto o sbagliato è il mio Paese, in guerra non devi essere simpatico ma riuscire ad avere ragione, e questo è Churchill, e ci si può sbizzarrire. A volte le frasi sono l'avvisaglia di una tragedia ma nessuno se ne avvede, perché sembrano innocenti. Per riassumere il dramma planetario che stiamo vivendo, quello del terrorismo islamista, ne sceglierei quattro, non una di più. La prima è “Questi dell'Isis sono meno di una squadra di basket”, e la pronunciò Obama la prima volta che fu informato del ricoagularsi dei fondamentalisti in viaggio dall'Iraq alla Siria. Il guaio è che Obama ha continuato un po' troppo a lungo con la sua visione da Disneyland, che avrà recato un certo diletto alla presunta “squadra di basket”, e adesso è troppo tardi. La seconda spetta al santo padre e la ricorderete tutti, fu una frase volante, pronunciata a otto o diecimila metri di quota con tutti gli astanti che si divertirono un mondo o almeno fingevano: aveva a che fare con la strage di Charlie Hebdo, che in qualche modo secondo il caritatevole Francesco le vittime si erano cercata perché “se uno insulta la mia mamma io gli do un pugno sul naso”. È lecito supporre che, oltre a molti occidentali, abbia riso anche qualche estremista. Le ultime due non sono di nessuno o meglio non si sa di chi siano, perché il biscotto della scemenza l'hanno inzuppato in tanti, anzi in troppi; in realtà, si tratta più che altro di una sola affermazione, scandita in due tempi: “Non siamo in guerra”, “E' colpa dell'Occidente”. Di per sé, così apodittici, questi due enunciati significano niente ma proprio per questo hanno riscosso un immenso successo. Ancora continuano. Anche questi, è da supporre, divertiranno molto gli attentatori, ormai incontrollabili. In extremis, c'è un altro slogan, che però più che una frase è un concetto: il fatidico razzismo. Immagino si riferisca a fanatici che non ci considerano degni di vivere sotto nessun cielo.

Commenti

  1. quando ripenso a quell'uscita oscena del papa mi sale una rabbia incredibile.
    vit

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    1. Ieri, in pieno trauma europeo, non ha detto una parola per ore: era impegnato in udienza privata con Carla Bruni. Non è uno scherzo.

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  2. A Obama gli è andata meglio: era con le ballerine cubane
    vit

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  3. Obama non conosce neppure la carta geografica del Medio Oriente e dell'Europa, sono troppo complesse per lui, figuriamoci se prendeva sul serio la minaccia islamista.....è andato in Egitto a tenere un discorso colmo di retorica all'indomani delle primavere arabe, non rendendosi conto minimamente che gli egiziani avevano eletto a grande maggioranza il leader dei Fratelli Musulmani.... poi in fretta e furia gli USA hanno organizzato un golpe militare e messo in sella un feroce dittatore ex capo di stato maggiore dell'esercito, il generale Al Sisi, che per tenere a bada i milioni di oppositori usa più o meno gli stessi metodi dei generali argentini e cileni....rapisce, tortura, uccide, semina di desaparecidos il paese, compresi i ns studenti che pensano fare gli scoop...se scoppia l'Egitto sarà una catastrofe, sono 80 milioni e 3 su 4 sono contro Al Sisi, sostenuto dagli occidentali...conosco degli egiziani, dicono apertamente che il loro paese è una polveriera innescata..in pratica dalla Tripolitania alla Mesopotamia interi stati sono collassati,sono state fatte guerre incompiute, sono stati abbattuti dittatori salvo poi ritrovarsi con il Califfato che non si ha il coraggio di affrontare, le bombe in Europa e una guerra civile in Siria che è un genocidio a cielo aperto e uno scontro tra potenze....insomma più o meno un casino come a Disneyland, per Obama e i suoi famigerati consiglieri, che temo siano Pippo, Pluto e Paperino....non è colpa dell'Occidente è colpa degli incapaci che governano l'Occidente
    Davide, Milano

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    1. Il principale consigliere è la moglie, quella che zappa l'orto.

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