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ABAT-JOUR


Date amore
Finché vi riesce
Finché cresce, perché poi
Finisce
E non trovate più chi lo raccoglie
Come biglia
Che la buca sbaglia
E allora si trasformerà in dolore
Per le ore
Che non sono state
Guardate: vi parlo con la voce
D'un cuore tutto pieno di ferite
Troppe vite
Ad aspettar l'estate
La sua luce
E adesso un'abat-jour mi chiude gli occhi
Perché vecchi sono i miei ritratti
Negli occhi di chi incontro e non capisce
Certe svelte angosce senza suoni
Per occasioni divelte troppe volte
Come file d'ombrelloni dalla rena
Quando l'estate è morta e la marina
Torna il cimitero dei gabbiani
Domani, facile dire domani
Sì, domani...
Ma la memoria sguscia dalle mani
Ti rimane un vagone d'amore e
Non scovi più nessuno che lo vuole
Per favore
Non state lì seduti sui confini
Della volontà. Non c'è domani!
Passerà nell'inutilità
Di un'attesa che odora di viltà
E invece splenda d'oro il vostro slancio
Perché vince soltanto chi ha coraggio
Di sputare un amore senza fiato
E se fosse sprecato, tanto peggio
Per chi non l'ha capito. Avrà perduto
Se stesso chi s'è chiuso dentro un chiostro
Di ruggine. Non chi sa l'origine
Del sorriso che sconfigge il mostro
Datelo questo amore ad ogni costo
Vi terrà compagnia nell'ora triste
Meglio d'una bugia perché non foste
Degni d'un sollievo a chi partiva

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