Sconosciuto Dio Destino, tu
Traimi in salvo, che non mi risolvo
Nella vita arresa di fantasmi
Stesi lungo corde di ricordo
Luceria di sogni uccisi, tu
Non lasciarmi a schiuma d'illusioni
Che nauseano ormai, vecchie prigioni
Dove i muri sono macchie, sere
Per il cuor d'un pazzo colibrì
Contro il vetro che l'inverno ha chiuso
D'un emporio abbandonato. Qui
Consumate già tutte le rotte
Abortiti i porti, resto qui
Né cielo né terra, in mezzo qui
A cucirli con fili di sguardo
Fino all'orizzonte che si perde
Nel delirio d'una brezza verde
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