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LO STUPRO


Non lo dicono, ma lo sappiamo, lo sentiamo tutti di essere alla mercé di qualsiasi cosa, di qualunque malintenzionato. Sono arrivati gli hooligans olandesi, ai quali quasi quasi chiedevamo scusa, una faccenda che avrebbe richiesto un rotolare di teste che manco l'Isis: ministro dell'Interno, sindaco, questore, prefetto, eccetera. La sola frase del questore di Roma, “Meglio rovinare una fontana che un morto”, non sarebbe mai stata accettata in nessun altro paese al mondo. Invece non paga nessuno, la politica blinda l'irresponsabilità, ma a questo punto tutto è chiaro: chiunque cali, fa quello che vuole. Si può penetrare nei centri storici più importanti del mondo e saccheggiarli e devastarli, ci si può addentrare in qualsiasi unità metropolitana e credersi un guerrigliero. Provate da soli, avventuratevi nelle stazioni ferroviarie di Roma o di Firenze: verrete aggrediti da bande di rom e di altre etnie, inclusi, volendo, gli italiani, nella totale inattività delle forze dell'ordine, le quali a volte si voltano dall'altra parte, ma anche più spesso sono indotte a farlo: l'ipocrisia si chiama “contenimento passivo”, cioè fate come volete. Provate a scendere in metropolitana, entrare in un ospedale, fare la fila per un luogo pubblico, aggirarvi in un parco con addosso qualche arma: passerete da parte a parte, come un coltello nel burro. Poi, certo, possiamo esorcizzare l'Isisfobia con le battutine del politicamente corretto sulla Salerno-Reggio Calabria, sai che consolazione. Satelliti, telecamere, telefonini tracciati sono tutte cose utilizzate dopo, a danno fatto. Servono, al più, a identificare il responsabile (a patto che non sia olandese, nel qual caso gode di una curiosa immunità totale alla James Bond). Non ci sono solo i barboni fanatici dell'Islam radicale, c'è tutto un mondo intorno, un mondo criminale e folle che può raggiungerci quando vuole. Non succede da nessuna parte che un'orda di vandali sia lasciata libera di arrivare nel cuore della capitale a stuprarlo, per ricevere in cambio patetiche lagne. Del resto, lo stato non difende il paese neppure se una neonata sta morendo soffocata in un'autoambulanza che sbanda alla vana ricerca di un letto. Come potrebbe proteggerci da minacce assai più incombenti?

Commenti

  1. siamo un paese colmo di cialtroni e,come da tradizione italica, i cialtroni vegetano in posti chiave.
    Vp

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  2. Che bello questo articolo, sarebbe bello che lo leggessero i vertici di Roma e il ministro degli interni

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