Io so di
voi, dei vostri tradimenti
Dei vostri
giorni vuoti e troppo lenti
So dei letti
occupati a casaccio
Con le
lenzuola dall'odore ghiaccio
So delle
vostre tessere sbagliate
Che non
combaciano neanche a tagliarle
Io so di
voi, dei vostri fallimenti
Dei vostri
denti bianchi, sorridenti
Di fottuta
paura d'esser niente
E non più
di questo, col rosario di sforzi
Di fioriture
inutili di marzo
E di
dicembre, che rinchiude le ombre
Di Natali
lontani, millantati
Io so di
voi, più che immaginate
Perchè nel
silenzio me lo dite
Di
un'ammissione che non vuole parole
Non pensa
voli, ha le ali sconfitte
Dalle fitte
di quel sottovivere
Che un
profumo d'incenso non asciuga
Io so di
voi, delle vostre fughe
Di biglie
ubriache, colpite di taglio
Dalla vita,
sempre nelle buche
Che bagliori
ingoiano di gioia
Io so di
voi, delle vostre rughe
Posso
indovinarle una per una
Come rivoli
d'umido dolore
Solchi di
perle acide dal mare
Di un tempo
che ogni notte si rompe
E rovescia
l'eco dei suoi flutti
Fuori dal
cuore, sul cuscino di spine
Io so di
voi, delle vostre cucine
Senza luce,
dei pasti di lacrime
Degli avanzi
che è peccato buttare
Senza più
un sapore, un gusto amaro
So dei pezzi
di stanchezza vana
E ostinata
stesa sul divano
So di voi,
degli orrori minimi
Che
dilaniano innocenze bambine
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