Tutto arriva tardi nella
vita
Anche quello che non è
arrivato
Anche le grida d'un
rimorso inutile
Che ti rendono ipocrita
allo specchio
Tutto è vecchio se ti
senti vecchio
E il domani, quello che
rimane
Te lo spendi a orecchio,
tra incertezze
E illusioni di
un'eternità
Quanto pesa adesso la
coscienza
Da asciugare con una
bugia?
Le carezze già tremano
in mano
Per un gatto, un vuoto di
presenza
Senz'appello, impalpabile
ormai
Troppo fragile il poco
che sei
Più domande che risposte
ancora
Ma misteri non ne cerchi
più
Albe varchi sempre un po'
più scialbe
Sposti i giorni come dei
bauli
Ingombranti di sogni e
rimpianti
Lunghi e dritti, canne di
fucile
Poi segni sull'anima le
tacche
Degli sbagli del vivere a
orecchio
Ti addormenti, quando ti
addormenti
Inseguendo chi non fosti
mai
Visitando posti del
dolore
Che non furono felicità
Ma che fa? Ormai non
corri più
Hai sgranato il rosario d'errori
Hai sgranato il rosario d'errori
Libero e perdente nel
bisogno
Di capire, d'essere
capito
Ci vuole una spugna per
questi occhi
Che hanno visto bambole
morire
Sorrisi di neve
calpestati
Troppe viole arrese e
violentate
Hai vissuto tanto e così
invano
Specchio d'un destino di
fortuna
E lo senti, e non te ne
dai pace
Poi ti stacchi e vai a
vedere il vento
Che di verità più
neanche l'ombra
Tutto arriva tardi nella
vita
Anche quello che non hai
voluto
E gli avanzi di te sono
stanchi
Mentre esplode l'ultimo
silenzio
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