L'Italia
è il solito paese coerente nell'incoerenza: tutti sbraitano contro
la gerontocrazia, poi se arriva un premier di quarant'anni scarsi lo
pigliano per il culo, gli suonano “Non ho l'età”. Stessa sorte,
con accenti diversi, per i ministri femmine. Intendiamoci, le debite
perplessità, l'uomo le induce: la sua compagine tradisce un che di
leggerino se non di superficiale, e lui personalmente non lo senti
mai avventurarsi in un discorso di cultura solida: nella sua furia
riformatrice, nel suo intento di alleggerire una burocrazia
metastatica, ricorda più un Jovanotti che un Mises, un Hayek o un
Bruno Leoni (eppure tanto basta a terrorizzare una paleosinistra
inguaribilmente nostalgica). Lo stesso argomentare per cui “Renzi è
l'ultima spiaggia, se non ci fidiamo di lui è finita”, è
l'irrazionalismo della speranza e come tale scricchiola: potrebbe
essere finita a prescindere, per gli scettici cronici come noi
l'impressione è che questi siano tutti governicchi di transizione
per accompagnare il paese alla sua liquidazione (ieri i cinesi si
sono presi un altro pezzo di industria della moda, Krizia: presto non
avranno più bisogno di clonare e saremo noi la loro
delocalizzazione). Volendo sposare un approccio cinicamente
analitico, l'ex sindaco di Firenze reggerà fino a che lo blinda un
Obama preoccupato dell'eccessiva debolezza italiana in seno
all'Unione Europea, non meno che irritato da una Germania che ormai
si ribella apertamente ai suoi desiderata. Detto questo, però,
almeno un merito a Renzi va riconosciuto: un approccio, pur con tutte
le compulsioni da social network, più diretto, slegato dalle
liturgie parlamentari. L'assenza di scorta, quella sorta di fastidio
per le lungaggini, la volontà di farla breve, che c'è da andare a
incominciare, sono tutti segnali positivi; sui risultati è lecito
dubitare, sull'entusiasmo del giovanotto, no. E forse è proprio
questo a indispettire i suoi detrattori: che si sentono spiazzati,
presi in contropiede. Che Renzi si voglia ispirare a papa Francesco,
è una ipotesi, che possiamo benissimo trascurare. Conta di più
l'effetto, lo stridere del suo modo di stare nel Palazzo se
rapportato, per esempio, alle insopportabili giaculatorie di una
Boldrini che ricorda la parvenu di provincia finalmente entrata nella
stanza dei bottoni. Tra i più irritati, e si vede, questi grillini,
che in un anno non hanno fatto praticamente niente, salvo dare
l'impressione di trovarsi benissimo nei sancta sanctorum in cui il
padrone li ha condotti. Magari per prenderne a calci le porte, ogni
tanto, ma non certo per uscirne. I grillini si sono subito uniformati
alle liturgie, apparendo presto dei nati vecchi, dei papaveri appassiti. Sulle performance di Renzi sospediamo il giudizio e
rivendichiamo il diritto allo scetticismo. Ma se anche avesse solo
inaugurato uno stile diverso, né sobrio, né democristiano, né di
solenne trombonaggine né nevrastenico, già questo sarebbe un
merito, per quanto minore.
A parte la modalità cospiratoria paleodemocristiana con cui ha fatto le scarpe a Letta, a parte l'arroganza nuovista che personalmente trovo insopportabile, una cosa personalmente non capisco: perchè Renzi dovrebbe riuscire a fare quello che non è riuscito a fare Letta ? E' più intelligente, più bravo, più capace ?
RispondiEliminaNon so se e cosa farà, temo pochino; del resto, Letta ha fatto niente. Ma un nome e un cognome da giocarvi non ce l'avete proprio?
EliminaRenzi è il burattino di Napolitano al quale la UE e forse gli USA hanno imposto di cambiare il manovratore dato che sanno benissimo a Bruxelles e a Washington che lo spread è calato per effetto di una serie di concause internazionali e che quindi il ns debito sovrano non è più sotto attacco ma sanno anche che l'Italia è sprofondata in una gravissima recessione che rischia di sfociare in una deflazione stile giapponese destinata a durare decenni e aggravata dall'immobilismo del paese, male secolare delle ns lande..per questo hanno voluto un cambio di vertice, temono che un'Italia troppo debole sia un tallone d'achille per tutto il sistema finanziario occidentale e forse oltreoceano qualcuno non ci vuole vedere fatti a pezzi dalla cura teutonica....se questo basterà a togliere il paese dalle secche in cui è precipitato non si sa...lo scetticismo è d'obbligo in una nazione ove nulla è mai cambiato senza una spinta esterna.....per stiamo diventando sempre più poveri
RispondiEliminahistoria magistra vitae !
Sono graditi i nomi sotto i commenti
EliminaCito dal twitter di Marco Pannella: è bravo MatteoRenzi, ma poi ci si chiede...di COSA si occupa? Vuole solo cummannari,che meggiu cu fottiri ! Ripropongo la domanda iniziale: perchè questo dovrebbe riuscire dove non è riuscito il predecessore( oppure, per riprendere il secondo commento: perchè come manovratore questo va bene, e quello di prima no ? ). Francesco
EliminaAl di là delle logiche di potere, dietrologie incluse, semplicemente perché Letta si è dimostrato un fallimento. A questo, diamogli il tempo.
EliminaPer me, l'unico merito sarà far qualcosa di piu rispetto a Letta (bella forza). Comunque non mi convince, anche perchè secondo me come ti avevo gia scritto in un altra occasione, mi sembra comunque imposto; e mi sbaglierò ma per me il vero tirafili della sinistra italiana è quel ciarlatano di D' alema. Castiglioni Michele
RispondiEliminaRenzi è imposto dal'estero, è ovvio, tutto ci è imposto e perchè abbiamo ceduto quote crescenti di sovranità negli ultimi anni alla UE a guida tedesca attraverso l'adesione alla moneta unica e perchè nessuno si fida e si è mai fidato dell'Italia a livello internazionale e perchè abbiamo un enorme debito pubblico in mano a molti investitori stranieri per cui un eventuale default sovrano italiano è molto temuto per il suo effetto destabilizzante e dirompente....come la Grecia è stata aiutata ma anche strangolata per evitare che il debito ellenico in pancia alle banche tedesche e francesi diventasse carta straccia e provocasse enormi buchi di bilancio (alla finanza internazionale frega un cazzo delle condizioni del popolo greco, l'importante è che il debito venga ripagato anche a costo di fare sputare sangue alla gente) così l'Italia è oramai sotto stretta tutela internazionale..non siamo come la Grecia ma siamo comunque deboli (la domanda interna è caduta a picco, la disoccupazione reale supera il 20% della popolazione attiva e da molti molti anni non cresciamo più) e siamo poco credibili e in più avviati sulla strada di una recessione / deflazione profonda....
RispondiEliminaRenzi farà quello che gli imporranno di fare, speriamo solo che la clava fiscale non venga ulteriormente usata, ma aspettiamoci di sputare altro sangue, questo è certo, l'importante è che i BTP vengano onorati...alla finanza importa questo, il discorso ripresa economica è relativo, noi dobbiamo creare le condizioni per far ripartire i consumi interni e il reddito nazionale ma se non ci riusciamo ci resterà solo il sangue che ci faranno comunque sputare, statene certi
Davide, Milano
Il discorso fatto da Max è assolutamente inappuntabile....ed i commenti che ne sono seguiti la prova tangibile...........
RispondiEliminaI dubbi su Renzi e la sua consistenza politica ed ideologica sono sacrosanti.....però.......i "fenomeni" che l'hanno preceduto cosa hanno realizzato?............Renzi è imposto dall'estero? chi ? la spektre l'ha imposto? o le cazzate reiterate di noi italiani dagli anni settanta ad oggi? se sei indebitato fino al collo come pretendi di poter essere autonomo?.........Eppoi tutti quelli che strillavano contro la gerontocrazia al potere ed il paese per vecchi che dicono ora? Adesso riscoprono che Bersani e Bindi erano delle cime? Dopo averli smerdati? E' proprio vero quello che diceva Montanelli...."noi italiani le rivoluzioni le vogliamo fare ...ma coi carabinieri vicino!"......... Diciamo una cosa ma ne volgiamo un'altra............e allora ben venga la colonozzazzione straniera............Anche perchè in fin dei conti è più il tempo che abbiamo passato da colonizzati che da indipendenti!
Davide (LT)