Scopro che oggi è il
compleanno della Settimana Enigmistica, ottantantadue anni tondi e
come se li porta bene: neanche una ruga, e nessun bisogno di lifting.
Ripropongo qui, appena ritoccato, l'omaggio uscito su un Faro di un paio d'anni fa.
Chi non ama la Settimana Enigmistica, per gli aficionados SE, peste lo colga. È un'oasi di pace nelle cazzate della vita, è ginnastica
mentale, è sottrazione a internet. La Settimana segna la settimana, arriva puntuale ogni
giovedì, fresca croccante in edicola, sempre nuova e immutabile nella sua fotina del vip di turno amabilmente sformato come un esemplare del Lombroso, nel
suo tricolore, rosso-verde-blu e io arrivo al feticismo di risolverla
con penne cromaticamente compatibili, numero dopo numero. Ti porta
nel suo mondo, un mondo fatato, sempre garbato, senza mai un errore,
il mondo della perfezione. Ciascuno ha i suoi giochi, i suoi schemi
preferiti, ciascuno ha i suoi punti di forza e le sue idiosincrasie,
io per esempio non sopporto la Susi coi suoi quesiti idioti e invece
ero un fan del tenero Giacomo, sparito un giorno senza una riga di
commiato, senza neppure spiegazione. La Settimana sa di mare, di
granelli di sabbia tra le pagine, di sole e di sudore, e sa di
Natale, di festa, di serate torpide, di comodino e di letto, e sa di
gentilezza e di curiosità, siamo una comunità, un movimento
incruento, una setta, possiamo fare un partito, noi della SE,
possiamo pure fare un golpe, se ci girano i ball. E chi legge la SE,
si riconosce subito, c'è una complicità sensuale, un non detto che
spiega tutto, ci si riconosce senza parlare, per enigmatici richiami. Non è mai stata di moda la SE perché non è mai stata fuori moda. Semplicemente è oltre, è altro, è lei e solo lei ed è tutti noi. Sa di Italia, ma quella buona e fragrante, sa di casa nostra, appoggiata dovunque, sa di tempo ritrovato e perduto, sa di vecchie zie e di ragazze la SE, unica cosa rimasta garbata in
un mondo cialtrone. Ed è la prima, vera, fondamentale rivista
interattiva anche se adesso ha pure un sito, aenigmatica si chiama,
ma a farci i cruciverba si gode di meno, perché vuoi mettere il
piacere della penna (rossa, verde o blu) che invade la rivista, la
riscrive tutta, riempie ogni casella?
Chi non ama la SE, non sa cosa si
perde.
"Faccia parole crociate! Consigli a un giovane psicoanalista" (J.Lacan)
RispondiEliminaGrazie per questo poetico e delicato omaggio ad un pezzo d'Italia che resiste.
Carmine
Stamattina ho visto ed acuistato ,per la prima volta ,"Il blocco enigmistico".
RispondiEliminaC'è scritto Anno 20 ma non l'avevo mai notata.Dice che è una edizione antologica della SE.
Ah.e poi la foto del vip di turno,come saprai,difficilmente rimane immacolata!
Il mio sogno segreto è sempre stato quello di avere la foto tessera in copertina della SE.
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