Passa ai contenuti principali

EVVIVA


“Il sistema Paese funziona” han detto due ministri direttamente coinvolti, Alfano e Cancellieri, dopo che avevano riacciuffato due assassini seriali, uno dei quali appena entrato in Francia, non evasi come si ripete ma lasciati liberi di evadere, mandati in permesso premio. “Evviva evviva”, ha esultato Cancellieri, il ministro più squalificato e inqualificabile da molti anni a questa parte. Ma il sistema Paese non funziona per niente, funziona che ogni giorno un direttore di galera, un magistrato, un politico, un ministro fanno qualche cazzata e allora c'è chi corre a metterci una pezza. I responsabili, giustamente forti dell'impunità, mandano minacce arroganti, di potere, danno interviste, ammiccano nei telegiornali, diventano star dall'alto dei loro fallimenti. Il magistrato di sorveglianza che con motivazioni deliranti aveva lasciato andare a spasso un killer psicopatico con tre omicidi e due tentati omicidi, è inamovibile nella solidarietà compatta della Camera Penale al completo di Genova, il direttore carcerario, che aveva mentito per la gola, verrà trasferito cioè andrà a far danni altrove, complicità e omertà si rinsaldano, e chi, non si sa come, riesce a metterci la pezza torna nei ranghi senza una parola altrimenti risalterebbe il buco lasciato dagli incompetenti, i quali invece possono dire che va tutto bene. Dopodiché salgono, scortati, su un'auto blu diretti verso un volo di Stato che li porta a un pranzo o a un talk show. Nella stessa giornata di ieri, due evasi dalla vita: due operai, uno a Torino l'altro a Palermo, che non hanno aspettato Natale per uccidersi, stremati dalla mancanza di lavoro ma anche di contatti umani. Funziona, il Paese? Siamo abituati a considerare i politici dei cretini, ma qui c'è qualcosa di peggio, una specie di irresponsabilità gaia e infantile, vagamente da ritardati, da alienati, che non si rendono conto di cosa fanno e dei danni devastanti che combinano.  

Commenti