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DISCORSO DI FINE ANNO


Non ho mai ammazzato nessuno. Non ho mai rubato, ma mi hanno allegramente imbrogliato, naturalmente con le più nobili ragioni. Sono incensurato. Mi hanno querelato solo una volta, su impulso di uno squilibrato che mi coinvolse in una storia allucinante, circa una copertina che non avevo fatto io che non so neanche fare una “O” con un bicchiere. Due giudici hanno preso sul serio un alienato che scriveva mail farneticanti dove si preannunciava il regno dei Cieli e l'angelo vendicatore, e così ho avuto il mio daffare per tre anni: poi non ho saputo più niente. Un'altro paio di volte ho denunciato io, a seguito di diffamazioni e perfino minacce di morte: hanno indagato sul sottoscritto. Tutte le volte che mi son messo in testa di fare il cittadino responsabile, me ne son dovuto pentire. Recentemente, addirittura, avendo segnalato tracce di un omicida latitante che mi scriveva, per poco non finisco dentro io. Sono seriamente preoccupato per le conseguenze che potrebbero venirmi da uno Stato malavitoso, il quale tutela i suoi simili ma non chi riga dritto e, per esempio, da 25 anni si limita a scrivere senza risparmio, segnalando le cose che gli sembrano storte, nel compatimento dei gossippari che la sanno lunga. Non credo d'aver mai fatto del male a chicchessia, o almeno non è mai avvenuto intenzionalmente. Me la son sempre presa con quelli più grossi, mediaticamente, di me, i quali non hanno esitato a ricorrere ad ogni bassezza. Non mi sono mai difeso in modo scorretto, non ho fatto le scarpe a nessuno, non ho mai ottenuto giustizia: anche quando sono riuscito a dimostrare le mie tesi, neppure un cane è tornato a chiedermi scusa. Succede. Non frequento ladri, banditi, politici, circoli a luci rosse, non partecipo a feste con mercenari/e e cocaina, non mi scopo lolite, non ho mai frequentato un potente che fosse uno, non so scegliere una birra rinomata, non sono un hipster, esco di casa lo stretto indispensabile, son sempre dietro a scrivere. Non rovino in modo apprezzabile l'ambiente, riciclo l'impossibile, faccio praticamente a meno del riscaldamento e, finché posso, mi sposto in Vespa. Non viaggio. Non ho segreti inconfessabili da spendere, non mi piacciono i bambini, non capisco i satanisti, le cose terribili le ho vissute sempre a causa di questo mestiere, che mi chiamava a raccontarle. Non so quando ho fatto l'ultima vacanza. Non sono consumista, l'ultimo vestito è quello del matrimonio e non mi entra più, il mio corredo è essenziale in modo imbarazzante e non me ne frega niente, non avrei dove sfoggiarlo altrimenti. Leggo e soprattutto scrivo libri elettronici, così non ho sulla coscienza le foreste. Ho “adottato” due gatti, e ne ho piazzati altri, nei limiti delle mie possibilità. Vado dove mi chiamano, non ho un euro in tasca, non posso evadere perché non guadagno abbastanza, ho un debole per la buona cucina ma i ristoranti eleganti li vedo col binocolo: non so scegliere un vino, ordinare una birra, quando bazzicavo l'antimafia invece entravo dappertutto e mi servivano camerieri in livrea, poi, visto che era una associazione a delinquere almeno quanto Cosa Nostra, mi sono sfilato anche da lì. Ho visto distruggere mio padre pezzo a pezzo per un rosario di operazioni sbagliate da medici criminali. Non ho mai avuto aderenze, conoscenze, agganci non dico per passare davanti a qualcuno, ma anche solo per ottenere una giustizia che sta scritta solo nelle leggi, e che ho visto calpestare innumerevoli volte: da cittadino, da utente, da cronista, da testimone. Non credo in Dio né nell'uomo, non credo nella storia e men che meno nel futuro, ancor meno nel perdono, nelle risorse, nei giovani, nel multikulti, nei migrantes, negli italianos, nei paesi emergenti, nelle vittime del neocolonialismo, nel comunismo, nel liberismo e ultimamente mi han rotto i coglioni anche il liberalismo e la democrazia. Non credo nel concetto di colleganza, e comunque questa informazione non mi piace, sotto nessun punto di vista. Tutti i fari in cui ho confidato mi hanno deluso, tutti quelli che ho incontrato, magari intervistato, mi sono parsi dei tromboni sfiatati (parlo delle coscienze civili, bla bla bla), piene di compromessi, di vanità, e umanamente anche molto stupidi. Non credo di soffrire d'invidia perché sono presuntuoso, mentre mi fa parecchio incazzare l'arrivismo di chi non vale nulla e a forza di marchette, di falsa integrità, di scopiazzamenti, s'arrampica. Mi è sempre più difficile appassionarmi a qualcosa qualcuno, e non capisco quelli che passano per narratori, prosatori, grandi giornalisti: m'inducono una noia mortale e anche tra i morti ormai ne salvo pochissimi, il mondo è una sconfinata discarica di sopravvalutati. Non ho consolazioni e non ne cerco; da un po' di tempo ho rinunciato anche ad offrirne. Non copio nessuno e faccio corsa solo su di me. Resto convinto che l'umanità, già stupida di default, sia resa ancor più derelitta dai social network, che non solo evidenziano ma alimentano la psicolabilità generale. Quasi tutto quello che mi sommerge in rete è inutile. Del resto, non è che di persona personalmente le cose migliorino. Insomma una vita del cazzo. Chiedo scusa a tutti e in particolare a questo Stato, nel quale non mi riconosco nel modo più assoluto ben sapendo che, senza precedenti come sono, non merito chance, possibilità, permessi premio, occasioni di ricostituirmi il vissuto, o il tessuto, posti nelle istituzioni, cooptazioni nel potere e neppure un'ospitata a un programma del pomeriggio. Per questo, tremo: quelli come me, lo Stato prima li succhia e poi li espelle, dopo averli annientati. La prima fase è ampiamente metabolizzata, per la seconda è solo questione di tempo, e di un pretesto: una multa, un articolo, magari un altro malato di mente che si mette in testa di attribuirmi qualsiasi cosa. Così come il Padreterno preferisce i mascalzoni così può perdonarli, allo stesso modo il dio-Stato preferisce i malviventi, che rispetta e coi quali può scendere a patti da pari a pari. Posso augurarvi buon anno?

Commenti

  1. Buon pomeriggio Massimo...
    mi sembri sinceramente troppo pessimista... anche se a guardarsi intorno in questi giorni di stupidità vacanziero-natalizia, proprio tutti i torti non li hai. Goditi quello che hai di buono..ciao

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  2. Così è, non mi sembra che esageri. Ciao!

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  3. auguri e condivido quello che hai scritto,anche se non sono così pessimista,ma forse dovrei cominciare ad esserlo...
    un tuo vecchio lettore dei tempi del "Mucchio!

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