Sette anni fa querelai
una che mi aveva diffamato pesantemente, due pubblici ministeri
dissero che non c'era problema, un giudice per le indagini
preliminari trovò invece che di problemi ce n'erano e la fece
rinviare a giudizio coattivamente. Dopo 6 anni il processo si è esaurito in una udienza esauritasi in una frase del giudice "Cos'è questo? Boh, me ne hanno dette tante a me...", quindi nuovo rinvio che sapeva di addio e
la signora è in predicato di diventare portavoce della presidente
della Camera, megafono del Potere sommo, nell'invidia di colleghi che
la giudicano non titolata. Adesso c'è chi mi invita, lo fanno da
mesi, a denunciare in largo e in lungo quel che resta del Mucchio:
beata ingenuità, ma non lo vedete, non lo capite che la giustizia è
un privilegio di pochi, come lo champagne? E sì che vi dite
antagonisti, scettici consapevoli di sinistra, apostoli dell'”io
so”. Che vi succede, amici, siete tutti storditi dalle propagande
di Travaglio, un reazionario che si è trovato la sua nicchia nella
sovversione pagliaccesca alla Grillo? Fatevene, facciamocene una
ragione: le istituzioni democratiche non si filano i qualunque,
magari i qualunquisti sì ma pur che siano mediaticamente spendibili.
A me, di fronte alla prospettiva di procedere per vederci chiaro, e
perché no tutelarmi dopo anni di prese in giro e di bugie dal
Mucchio (che ha appena ricevuto una multa di 25mila euro per
irregolarità gestionali relative all'erogazione di fondi pubblici
nel solo 2010), è stato ripetuto: lascia perdere, sarai mica matto,
per 8 milioni di fondi pubblici non troverai un solo magistrato
disposto a scomodarsi. Un giudice in pensione, di quelli importanti,
consumatosi nelle indagini su stragi, terrorismi, intrighi
internazionali, mi ha spiegato: non vivresti abbastanza per vedere la
fine, ma per rovinarti sì. E lo diceva con somma tristezza. Quando
una sera a cena gli spiegai che, a seguito di una querela a una
giornalista che mi aveva diffamato in modo rozzo e volgare, il pm
procedente aveva indagato su di me anziché sull'indagata, fece un
sorriso amaro: “Come al solito...”.
E non mi si venga a dire
che io mi limito a scrivere: queste sono già denunce, sono notizie
di reato belle e pronte e circostanziate, aspettano solo che qualcuno
le raccolga. Ma non le raccolgono. Questo mio blog una sua notorietà
se l'è pur conquistata, sono letto, discusso, costantemente
monitorato dalle forze dell'ordine, visto che fanno parte del mio
lavoro. Le cose che scrivo girano e lo so benissimo, quindi, a
maggior ragione, dovrebbero girare le accuse che muovo. Io mi sono
esposto, Eddy Cilia si è esposto. Non abbiamo ricevuto ombra di
smentita, ma i riscontri sono analoghi: chi te lo fa fare. Il che non
porta necessariamente a concludere che quanto abbiamo raccontato sia
privo di fondamenti giudiziari, ma solo che è inaccessibile,
impermeabile a quei fondamenti; che quanto ammette un ex direttore in
un libro, e quanto di fatto non contesta una direttora col suo
silenzio, non interessano a nessuno, sono minima immoralia con buona
pace di chi crede alla favola dell'azione penale obbligatoria: se
solo aveste bazzicato qualche Palazzaccio anziché abbeverarvene in
tivù, sapreste che non c'è invenzione più spudorata e impunita; è
obbligatoria solo quando conviene, e mai con gli amici degli amici
degli amici; e da queste parti chi non ha amici è un morto che
cammina, un capro espiatorio, quello che paga per tutti e rivergina
tutti.
Così è l'Italia,
piaccia o non piaccia, e che volete che vi dica? Rigate dritto, ma
solo se, da fantasmi, credete nella democrazia, nella giustizia e in
fanfaluche consimili. Se invece ritenete di essere un po' più uguali
degli altri, procedete senza esitazioni: il peggio che vi potrà
capitare, è di finire embedded.
quello che dici ,e che purtroppo è vero,mette una gran tristezza.
RispondiEliminaL'Italia è, tra le liberal democrazie occidentali, una delle più arretrate, amorali e corrotte come costume politico, senso civico, rispetto delle leggi....le istituzioni sono utilizzate da chi le occupa ad esclusiva tutela dei propri interessi e così è anche per la giustzia intesa come funzione dello stato...in Italia contano solo le amicizie, le cerchie, le clientele e basta....andarsene, andarsene, andrasene altro non resta da fare ! .
RispondiEliminaPremiata ditta Boldrini & Cancellieri, specializzata in falsità ed ipocrisia
RispondiEliminaLa Boldrini ha le critiche sessiste, la Kyenge le critiche razziste, la Cancellieri le critiche telefoniste, la Idem le critiche canoiste e la Santanché le critiche comuniste.
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