Ciao Massimo, la scomparsa di Lou Reed ci ha lasciati di sasso, e nel tuo articolo questa sensazione è stata espressa con una citazione perfetta: "é come un parente che non vedi mai"...effettivamente di questo si tratta, di sentire un'affinità, un legame, sia solo per un "sentire" .....sentire cosa non si può spiegare. Vuoi semplicemente per le note di una Perfect Day ascoltata in macchina, vuoi per una voce che ti riempie in ogni senso, questa domenica ci ha proprio annientato. Paola
Quello che sento lo butto giù a fiume, Max. Una domenica serena, bruciata da un collegamento su Internet. E' morto Lou Reed. Guardo lo schermo e riflette la faccia sghemba di Lou, e mi accorgo che è la mia stessa faccia che vedo tutte le criste mattine che scendono sulla terra. E mi sento un cretino, mica lo conosco, mica è morto mio padre, mica è morto mio nonno. Accendiamo la radio, sentiamo se passano una canzone, sentiamo che dicono. Pubblicità, altro, non lo so. Io dico, andiamo da max, vogliamo vedere? Ed eccolo qui Lou, ed eccolo qui Max che ha già scritto tutto, che mi fa sentire la pesantezza di un amico morto senza conoscerlo. E invece lo conosco. Credo di conoscerlo da oggi, e invece lo conosco da sempre. Sandro
Ma è normale che su Lou Reed ci siano due commenti, oltretutto in occasione della morte, e su Zero settanta tra invettive, offese, strali etc. ? E non sul disco, che non mi pare tu abbia recensito, ma sugli isterismi divistici di un cantante italiano ?
Peraltro, nessun sorcino si è neppure accorto che questo gigante della musica se ne sia andato: tutti a scalmanarsi perché, in quelle stesse ore, Zero avrebbe sfanculato prima un gruppo di loro medesimi, in devota attesa da 5 ore sotto l'hotel di Torino, e quindi, scendendo da una Porsche fiammante all'insegna dell'essenzialità, un fotografo, debitamente offeso, pare, con la seguente, incredibile frase: "Non voglio essere ripreso, va' a trovarti un lavoro serio". Prima di manifestarsi in una televisione (dipinta nell'ultimo disco come una fogna da cui stare alla larga) a predicare rispetto & amore. Commento dei roditori decerebrati: "Ha fatto bene a trattarci così, è tanto stressato, dopo tutti quei concerti...".
Ciao Massimo, la scomparsa di Lou Reed ci ha lasciati di sasso, e nel tuo articolo questa sensazione è stata espressa con una citazione perfetta: "é come un parente che non vedi mai"...effettivamente di questo si tratta, di sentire un'affinità, un legame, sia solo per un "sentire" .....sentire cosa non si può spiegare. Vuoi semplicemente per le note di una Perfect Day ascoltata in macchina, vuoi per una voce che ti riempie in ogni senso, questa domenica ci ha proprio annientato.
RispondiEliminaPaola
Quello che sento lo butto giù a fiume, Max. Una domenica serena, bruciata da un collegamento su Internet.
RispondiEliminaE' morto Lou Reed. Guardo lo schermo e riflette la faccia sghemba di Lou, e mi accorgo che è la mia stessa faccia che vedo tutte le criste mattine che scendono sulla terra. E mi sento un cretino, mica lo conosco, mica è morto mio padre, mica è morto mio nonno. Accendiamo la radio, sentiamo se passano una canzone, sentiamo che dicono. Pubblicità, altro, non lo so. Io dico, andiamo da max, vogliamo vedere?
Ed eccolo qui Lou, ed eccolo qui Max che ha già scritto tutto, che mi fa sentire la pesantezza di un amico morto senza conoscerlo. E invece lo conosco. Credo di conoscerlo da oggi, e invece lo conosco da sempre.
Sandro
Ma è normale che su Lou Reed ci siano due commenti, oltretutto in occasione della morte, e su Zero settanta tra invettive, offese, strali etc. ? E non sul disco, che non mi pare tu abbia recensito, ma sugli isterismi divistici di un cantante italiano ?
RispondiEliminaNella setta Sorcinology, l'anormalita è la normalità
EliminaPeraltro, nessun sorcino si è neppure accorto che questo gigante della musica se ne sia andato: tutti a scalmanarsi perché, in quelle stesse ore, Zero avrebbe sfanculato prima un gruppo di loro medesimi, in devota attesa da 5 ore sotto l'hotel di Torino, e quindi, scendendo da una Porsche fiammante all'insegna dell'essenzialità, un fotografo, debitamente offeso, pare, con la seguente, incredibile frase: "Non voglio essere ripreso, va' a trovarti un lavoro serio". Prima di manifestarsi in una televisione (dipinta nell'ultimo disco come una fogna da cui stare alla larga) a predicare rispetto & amore. Commento dei roditori decerebrati: "Ha fatto bene a trattarci così, è tanto stressato, dopo tutti quei concerti...".
Elimina