Anche Rossi, ormai vecchia gloria lui pure, con l'ultimo partì un po' a fatica: poi recuperò. Zero con Amo aveva fatto la miseria 19mila copie, ed erano pure troppe; poi il tour ne ha portate altre 50mila, ma è un riflesso pavloviano dei fans più stupidi del pianeta. Il secondo capitolo lascia temere il peggio, con un singolo dal titolo "Nessuno tocchi l'amore". Un tempo Zero mi esaltava, adesso, con tutte questo questo pippone Amoroso (nel senso della cantantina da talent), mi fa venir voglia di essere carogna.
D'accordissimo su Zero. Però, coraggio ,non è che uno può smettere di essere artista o di avere talento. Quindi, delle due una : o è un momento di vuoto creativo, riempito dagli aspetti più deteriori della personalità zeriana, che peraltro ci sono sempre stati. E allora Renato qualcosa di buono ce lo regalerà ancora. Oppure è stata tutta una gigantesca presa per il culo, Zero è stato grande perché vicino c'erano Pintucci, la Evangelisti e probabilmente anche qualche manager illuminato, ma la sua reale consistenza è questa. Però lo escluderei, lo dico solo perché la voglia di essere carogna prende anche me. Sono contento che ricordi Fortis, per me ha fatto ose splendide, avrei giurato che una carriera luminosa l' avrebbe fatta lui piuttosto che, non so, Ligabue o Zucchero. Mi sono clamorosamente sbagliato. F.
Zero non ha letto Cioran, naturalmente. Un giorno ha vissuto la perdita del successo come punizione divina (per peccati, veri o presunti, che sa lui), ed è caduto in mano ai peggiori tra i preti. I quali l'hanno domato, gli hanno detto come aggiustare tutto: rinnegandosi. Lui l'ha fatto e da allora riga dritto, il successo è tornato ed è così facile amministrarlo. Fingere di rievocare i bei tempi, e intanto rinnegandoli. E non è un discorso sul sesso, chiaramente, ma sull'arte. Tanto i minorati, col cervello di un sorcio, sono contenti così (in pubblico: in privato dicono cose irriferibili). Quindi, tutti contenti, l'ira divina è stata ammansita, Dio è con lui. No, non tornerà indietro. E' tardi. Fortis quando ha perso l'attimo, non aveva manager o preti, che è lo stesso. Si è dovuto salvare da solo.
Il fatto è che i sorcini non sono appassionati di un cantante e della sua musica, sono dei tifosi ultras.Seguono la squadra in trasferta( in concerti fuori dalla propria città), sperano in una bella campagna acquisti ( quando prepara un disco ),agognano il primato in classifica, odiano la altre squadre, soprattutto quelle che insidiano il primato( Vasco ). Quello che io non capisco è come mai Renato si ritrovi un pubblico del genere, soprattutto se consideri che ,quando è nato, quelli che ha conquistato non sono stati questi tifosi, ma Massimo Del Papa, o Daniela Tuscano ( intendo, persone con il dono dell' intelletto. Mi ci metto anch'io, va !). Sarebbe interessante tu facessi un'analisi su come si è evoluto( o involuto ) il pubblico di Zero.
La faccenda che meno mi piace di Zero, è appunto avere coltivato quest'orto malato: i sorcini sono gente di mente chiaramente fragile, pieni di problemi personali, di traumi, che si sono coaugulati attorno a una setta e un santone. E la giustificazione che ne dà l'interessato, "meglio con me che in pericolo", è semplicemente inaccettabile. Poteva avere una sua parvenza di senso, morboso, perverso, finché lui aveva il coraggio di una diversità esistenziale, finché era l'emarginato di bianco vestito che scendeva alla festa dei freak dove nessuno si diverte. Adesso è solo un mezzo per spillar soldi alle menti fragili. Poi, naturalmente, tutto è circolare, anzi spiraliforme: questi si accontentano dell'epifania, tu ti accontenti di essere un epifenomeno: la musica che proponi non è più musica, si nutre di banalità, di qualunquismo, di narcisismo patologico; alle menti deboli va bene così, e tu non hai più stimoli, anche perché hai lasciato i pochi che potevano fornirteli (Pintucci) e ti sei costruito una corte di signorsì che non ti dicono mai: questo non funziona. Serio, Madonia eccetera semplicemente non sono da Zero, stanno finendo di cancellare qualcosa di irripetibile nella musica italiana. A proposito: ma tu, hai un nome? Perché lo nasondi?
p.s. l'analisi dell'involuzione l'ho appunto fatta nell'ebook "Chi Sei", uscito a marzo, disponibile su Amazon, Smashwords e in tutti i negozi digitali.
Classe '62, studi classici e poi giuridici( cum laude ), fulminato da Zerofobia.No, giusto per dire che non è che siamo tutti deficienti ( come scrisse Michele Serra a metà anni '80 sull' Unità, recensendo il Caravan Zero allo Smeraldo di Milano. Ho ancora il ritaglio, all' epoca lo volevo querelare. Sta a vedere che forse proprio tutti i torti....). Si scherza, eh... Francesco
Se dovessi scegliere un emblema del perché la sinistra da quaranta anni non ne azzecca una, sceglierei Serra: vacuo e supponente. Cioè il nulla, culturalmente ed idealmente
Il successo è tornato e , ad onor del vero, lavori molto belli sono stati fatti anche dallo Zero redento . Se seguo bene la tua analisi, il periodo dello Zero rinnegato dovrebbe iniziare infatti nei primi anni '90.Adesso però c'è stato un disco davvero imbarazzante ( a me non sembra neanche un disco di Renato Zero ) e un riscontro commerciale discografico che, di botto, non c'è più .Se Amo ha venduto 70mila copie, siamo a circa un decimo di Presente. Per questo temo che a Renato adesso, potrebbero anche fargliela pagare, come già è successo trenta anni fa. E mi dispiacerà molto, perché stiamo comunque parlando di uno cui siamo debitori, di emozioni, di entusiasmi, anche di spunti di riflessioni. ( parlo al plurale perché credo sia così anche per te. Io fortunatamente non ho mai conosciuto i sorcini, ho sempre avuto con Zero un rapporto solitario, forse sono più indulgente per questo ).F.
solo operazioni commerciali e basta, come i dischi dei defunti..... le vecchie glorie è meglio che si ritirino, appartengono a un mondo che non c'è più.....il pop non è la musica classica, i cantanti o i gruppi degli anni '60/'70 che cosa rappresentano più ?
Vasco e Tiziano Ferro i dischi li vendono. Fino a quattro, cinque anni fa anche Zero
RispondiEliminaAnche Rossi, ormai vecchia gloria lui pure, con l'ultimo partì un po' a fatica: poi recuperò. Zero con Amo aveva fatto la miseria 19mila copie, ed erano pure troppe; poi il tour ne ha portate altre 50mila, ma è un riflesso pavloviano dei fans più stupidi del pianeta. Il secondo capitolo lascia temere il peggio, con un singolo dal titolo "Nessuno tocchi l'amore". Un tempo Zero mi esaltava, adesso, con tutte questo questo pippone Amoroso (nel senso della cantantina da talent), mi fa venir voglia di essere carogna.
RispondiEliminaD'accordissimo su Zero. Però, coraggio ,non è che uno può smettere di essere artista o di avere talento. Quindi, delle due una : o è un momento di vuoto creativo, riempito dagli aspetti più deteriori della personalità zeriana, che peraltro ci sono sempre stati. E allora Renato qualcosa di buono ce lo regalerà ancora. Oppure è stata tutta una gigantesca presa per il culo, Zero è stato grande perché vicino c'erano Pintucci, la Evangelisti e probabilmente anche qualche manager illuminato, ma la sua reale consistenza è questa. Però lo escluderei, lo dico solo perché la voglia di essere carogna prende anche me.
RispondiEliminaSono contento che ricordi Fortis, per me ha fatto ose splendide, avrei giurato che una carriera luminosa l' avrebbe fatta lui piuttosto che, non so, Ligabue o Zucchero. Mi sono clamorosamente sbagliato.
F.
Zero non ha letto Cioran, naturalmente. Un giorno ha vissuto la perdita del successo come punizione divina (per peccati, veri o presunti, che sa lui), ed è caduto in mano ai peggiori tra i preti. I quali l'hanno domato, gli hanno detto come aggiustare tutto: rinnegandosi. Lui l'ha fatto e da allora riga dritto, il successo è tornato ed è così facile amministrarlo. Fingere di rievocare i bei tempi, e intanto rinnegandoli. E non è un discorso sul sesso, chiaramente, ma sull'arte. Tanto i minorati, col cervello di un sorcio, sono contenti così (in pubblico: in privato dicono cose irriferibili). Quindi, tutti contenti, l'ira divina è stata ammansita, Dio è con lui. No, non tornerà indietro. E' tardi.
RispondiEliminaFortis quando ha perso l'attimo, non aveva manager o preti, che è lo stesso. Si è dovuto salvare da solo.
Il fatto è che i sorcini non sono appassionati di un cantante e della sua musica, sono dei tifosi ultras.Seguono la squadra in trasferta( in concerti fuori dalla propria città), sperano in una bella campagna acquisti ( quando prepara un disco ),agognano il primato in classifica, odiano la altre squadre, soprattutto quelle che insidiano il primato( Vasco ). Quello che io non capisco è come mai Renato si ritrovi un pubblico del genere, soprattutto se consideri che ,quando è nato, quelli che ha conquistato non sono stati questi tifosi, ma Massimo Del Papa, o Daniela Tuscano ( intendo, persone con il dono dell' intelletto. Mi ci metto anch'io, va !). Sarebbe interessante tu facessi un'analisi su come si è evoluto( o involuto ) il pubblico di Zero.
EliminaLa faccenda che meno mi piace di Zero, è appunto avere coltivato quest'orto malato: i sorcini sono gente di mente chiaramente fragile, pieni di problemi personali, di traumi, che si sono coaugulati attorno a una setta e un santone. E la giustificazione che ne dà l'interessato, "meglio con me che in pericolo", è semplicemente inaccettabile. Poteva avere una sua parvenza di senso, morboso, perverso, finché lui aveva il coraggio di una diversità esistenziale, finché era l'emarginato di bianco vestito che scendeva alla festa dei freak dove nessuno si diverte. Adesso è solo un mezzo per spillar soldi alle menti fragili. Poi, naturalmente, tutto è circolare, anzi spiraliforme: questi si accontentano dell'epifania, tu ti accontenti di essere un epifenomeno: la musica che proponi non è più musica, si nutre di banalità, di qualunquismo, di narcisismo patologico; alle menti deboli va bene così, e tu non hai più stimoli, anche perché hai lasciato i pochi che potevano fornirteli (Pintucci) e ti sei costruito una corte di signorsì che non ti dicono mai: questo non funziona. Serio, Madonia eccetera semplicemente non sono da Zero, stanno finendo di cancellare qualcosa di irripetibile nella musica italiana. A proposito: ma tu, hai un nome? Perché lo nasondi?
Eliminap.s. l'analisi dell'involuzione l'ho appunto fatta nell'ebook "Chi Sei", uscito a marzo, disponibile su Amazon, Smashwords e in tutti i negozi digitali.
EliminaMa no, figurati. Mi scordo di scriverlo
EliminaFrancesco
Francesco che deve avere più o meno le nostre stagioni (mie e di Tuscano) e non è un sorcino. Per fortuna.
EliminaClasse '62, studi classici e poi giuridici( cum laude ), fulminato da Zerofobia.No, giusto per dire che non è che siamo tutti deficienti ( come scrisse Michele Serra a metà anni '80 sull' Unità, recensendo il Caravan Zero allo Smeraldo di Milano. Ho ancora il ritaglio, all' epoca lo volevo querelare. Sta a vedere che forse proprio tutti i torti....). Si scherza, eh...
EliminaFrancesco
Serra mi è sempre sembrato un idiota.
EliminaSe dovessi scegliere un emblema del perché la sinistra da quaranta anni non ne azzecca una, sceglierei Serra: vacuo e supponente. Cioè il nulla, culturalmente ed idealmente
EliminaIl successo è tornato e , ad onor del vero, lavori molto belli sono stati fatti anche dallo Zero redento . Se seguo bene la tua analisi, il periodo dello Zero rinnegato dovrebbe iniziare infatti nei primi anni '90.Adesso però c'è stato un disco davvero imbarazzante ( a me non sembra neanche un disco di Renato Zero ) e un riscontro commerciale discografico che, di botto, non c'è più .Se Amo ha venduto 70mila copie, siamo a circa un decimo di Presente. Per questo temo che a Renato adesso, potrebbero anche fargliela pagare, come già è successo trenta anni fa. E mi dispiacerà molto, perché stiamo comunque parlando di uno cui siamo debitori, di emozioni, di entusiasmi, anche di spunti di riflessioni. ( parlo al plurale perché credo sia così anche per te. Io fortunatamente non ho mai conosciuto i sorcini, ho sempre avuto con Zero un rapporto solitario, forse sono più indulgente per questo ).F.
RispondiEliminahttp://www.amazon.it/CHI-SEI-Renato-carisma-ebook/dp/B00BS6CVD4/ref=sr_1_10?s=books&ie=UTF8&qid=1379260061&sr=1-10
RispondiEliminasolo operazioni commerciali e basta, come i dischi dei defunti..... le vecchie glorie è meglio che si ritirino, appartengono a un mondo che non c'è più.....il pop non è la musica classica, i cantanti o i gruppi degli anni '60/'70 che cosa rappresentano più ?
RispondiEliminaUn momento in cui siamo stati felici, o almeno abbiamo creduto di esserlo. Più di oggi.
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