Cari sindacati, caro Bonanni,
l'Italia vendendo Alitalia ai francesi sarà pure l'unico Paese senza
una compagnia di bandiera nazionale, ma a chi si deve la
responsabilità del suo precipitare? Nessuno sa quanto sia costato
salvare Alitalia negli anni, c'è chi ipotizza 20 miliardi di euro,
chi 40, l'ultimo fu Berlusconi, apostolo del liberalismo, spalmando
le perdite sulla collettività, cioè tasse cioè il capitalismo
assistenziale che piace ai nostri industriali, manager, sindacati e
politici, la grande famiglia del potentato italiano. Oggi la destra
sedicente liberale si straccia le vesti di fronte a una normale
dinamica di mercato: se non ce la fai a mantenere l'azienda, passi la
mano. E mantenere Alitalia è stato impossibile perché non era una
compagnia per stare sul mercato ma colonizzata come tutti sanno dai
partiti che l'hanno farcita di parassiti, di raccomandati, di hostess
che poi diventavano veline da reality, di parolai che puntavano ad
uscirne per entrare in Parlamento. Tutti d'accordo, da Berlusconi a
Di Pietro, per salvarla, ma perché? Perché quelle imprese sono
emanazioni politiche, perché i partiti non vogliono rinunciare alla
torta cioè il capitalismo all'italiana che ha rovinato l'Italia. La
Telecom appena passata agli spagnoli per intercessione delle banche
italiane, diretta da un gagà al quale non hanno neanche fatto una
telefonata, è famosa per disservizi e truffe. Alitalia è la
compagnia più costosa e coi servizi peggiori, piena di incidenti,
negli scali i facchini rubano i bagagli e a rubare non sono due o tre
mele marce ma la maggioranza, le sigle sindacali si sprecano,
agitazioni e scioperi paralizzano un quadro già sinistro. Cari
sindacati, cari partiti, non avremo più una compagnia di bandiera,
stanno comperandoci a tranci, ma l'auspicio è che non tocchi più al
popolo bue di mantenere carrozzoni di sprechi e clientele, la
speranza è che in Alitalia chi subentra tagli come primo atto l'80%
del personale imposto dalla politica ladra e vada avanti di
conseguenza, visto che questo Paese non è mai capace di badare a se
stesso. Ma anche i tempi dei lamenti, delle lagne, delle raccomandate
che non lavorano mai e si fanno vedere col cappio al collo per poi
finire assoldate da qualche televisione, sembrano essere, deogratias,
esauriti.
ottimo pezzo, pure la Telecom è un carrozzone di m., azienda che non è stata capace d'investire un kazzo negli ultimi 15 anni, con il risultato che non abbiamo una reta in fibra ottica a livello nazionale (ce l'ha la Romania !) e per connettersi al web in Ita o si usa l'ADSL (tecnologia obsoleta che usa il rame !) o si va sulla rete mobile (che non ce la fa più a reggere tutto il traffico dati voce ecc) ..inoltre è piena di raccomandati fancazzisti messi li' dai politici quando era pubblica o dagli amici degli amici dei capitalisti all'italiana tutto debito e relazioni, sovvenzioni pubbliche e pubblicizzazione delle perdite....speriamo gli spagnoli facciano un po' di piazza pulita...
RispondiEliminasapete cari amici perchè sempre più spesso quando si parla al cellulare cade misteriosamente la linea ? perchè la rete mobile è l'unica sulla quale in ita si è investito negli ultimi 15 anni ma ora non ce la fa a sostenere tutto il traffico, mentre la rete in fibra ottica praticamente non esiste, tranne nelle grandi città (Roma e Milano) e neppure ovunque...sapete di chi è la colpa ? di Telecom che essendo il primo operatore di rete fissa averbbe dovuto investire un po' di soldi nella fibra ottica ma non l'ha fatto e ora siamo qui a connetterci con cavi in rame messi 40/50 anni orsono ! poi si capisce perchè 'sto paese arretra, declina, regredisce, muore quanto ad attività economiche....capitalismo all'italiana che va a braccetto con la politica del malgoverno perenne e delle tasse a pioggia...sapete di chi fu la regia della privatizzazione Telecom, fatta senza imporre a chi la comprava d'investire nella fibra ottica ? di D'Alema quando era alla guida del governo nel 1997...altro statista di prim'ordine ! ...ora è piena di debiti, vale quasi un cazzo in borsa, è infarcita di fancazzisti e cara grazia che se la prendono gli spagnoli, altrimenti ci tocca pure salvarla con i nostri soldi ...Monte dei Fiaschi di Siena, terra di pascolo del PD da sempre, docet ! 4 miliardi abbiamo dato al peggior carrozzone bancario d'europa....
RispondiEliminaI gioielli di famiglia li abbiamo dati tutti! I marchi italiani li abbiamo consegnati all estero in ogni settore , un intero asset industriale dall agroalimentare alla moda .Ricordo un passato recente i favolosi contratti dei piloti alitalia da salvare pagando prima i debiti ! Alitalia da salvare qu ado eravamo allestrema unzione e d era quello il momento buono per darla ai francesi. Invece siamo ancora alle solite
RispondiEliminaLetta facendo riferimento alla vicenda Telecom prima dichiara "è un'azienda privata" lasciando intendere che il governo non c'entra, poi, accortosi che anche la rete fissa tra poco sarà in mani spagnole, dichiara "non molliamo" ...cosa non molla ? per battere gli spagnoli ci vuole qualcuno che faccia un'offerta più elevata e basta...Letta è un povero pirla...non sa che cazzo fare in ogni campo, rimanda solo decisioni e basta, gioca alle tre carte con le tasse facendo finta di toglierle ma rimettendole più salate di prima, non taglia un euro di spesa e dice sempre "non molliamo"....possibile che non ne abbiamo uno di statista, possibile che siano tutti morti !
RispondiEliminaalle anime belle che si disperano per gli ingressi stranieri in telecom e alitalia, così come in qualsiasi altra aziendona ("i gioielli di famiglia", li chiamano), andrebbe spiegato che non è tenendo in vita i carrozzoni italiani che si rilancia l'economia.
RispondiEliminavit