Io la vedo
così. Al netto delle interpretazioni, delle distorsioni, delle
omissioni (un politico che, da politico, rivendica la tutela delle
sue aziende), perfino delle ipocrisie (la politica sporca...), il
videomessaggio di Berlusconi non è affatto ridicolo, né naif, né
avventato come lo si vuole far passare. Rideranno, stanno già
ridendo, ma a ridere – amaro - sono quelli che non hanno mai
imparato a fare altrettanto, e oscillano tra spocchia e risotti, tra
asfaltature e sfilate di moda, tra gioiose macchine da guerra e
batoste epocali. Tecnicamente, a me è parso un messaggio molto
elaborato, invece, dove il variare dei toni, dove perfino l'ansimare,
gli stessi sospiri, l'enfasi vittimistica, sono calibrati e
raggiungono lo scopo di turbare, di provocare chi ascolta fino ad una
identificazione, volente o nolente, cercata o subita. Berlusconi sa
benissimo di tornare a promettere tutto ciò che non ha lontanamente
mantenuto in 20 anni di potere, sia pure oscillante. Ma lui conta
sull'efficacia, sull'effetto emotivo del messaggio. E farà effetto.
Perché resta vero che un problema giustizia sussiste, all'interno di
quel più vasto problema che si chiama “Italia”. Un problema di
credibilità, che nella magistratura attuale non è molto più alta
di chi l'accusa, sia pure con tutti i “pro domo” del caso. Pochi
mesi fa, Berlusconi ha già praticamente rivinto elezioni in cui gli
avversari lo davano per cadavere, per zombie, per putrefatto: ho
sentito io Bersani prenderlo in giro come un vecchio che, testuali
parole, “non è neanche in panchina, al massimo negli spogliatoi: e
ce lo lasceremo”, concludeva immancabile con un ghigno il
segretario postcomunista. Si sbagliava, negli spogliatoi c'è finito
lui e faranno l'ennesima stupidaggine quelli che sottovaluteranno
questo quarto d'ora di un uomo chiaramente sfibrato, preoccupato,
invecchiato più ancora della sua età, che è già avanzata. Anche
grottesco, non c'è dubbio. Ma non domo. Non domo.
E questo è
tutto per la premessa. Venenendo al succo del discorso, quello di
Berlusconi, che si intreccia e si sovrappone a quello del Paese, io
la vedo così. In Svezia tagliano le tasse sul reddito per la quinta
volta in 7 anni. Dice: ma in Svezia le cose sono diverse. Risponde:
le cose si fanno diventare diverse. Oppure si tengono come sono. Che è
precisamente quanto fanno i governi da noi, alimentando il problema
dei problemi, o, peggio, l'emergenza delle emergenze. Ora,
la sinistra sarà pure, anzi è, senza fallo, il partito delle tasse;
però se la destra nei 20 anni in cui è stata, altalenando, al
potere avesse provato a far lo stesso, cioè agire da forza liberale
invece di limitarsi a parare le chiappe a Berlusconi, perfino adesso
che non ha più il minimo senso (e in questo, il messaggio di
Berlusconi raggiunge un che di allucinante), forse... Invece a destra
sono a questo punto, a scannarsi tra amazzoni, o paperine, o
pitonesse. A sinistra, invece pure: che pena, e senza ironia. Noi
siamo, oltre a tutti gli aggettivi che ci si possono mettere, anche
un Paese strano: bestemmiamo da mane a sera contro le tasse, poi se
appena qualcuno minaccia di togliere l'IMU o di NON alzare l'Iva,
eccoci a rotolarci come ossessi. Che senso ha? Siamo quasi al 50% di
prelievo nominale, che sommando tutte le mille voci indirette arriva
all'85%. Che senso ha? Come si può campare così? Difatti la gente
si ammazza. Ma continuano a ripetere che l'Iva va alzata, manco fosse
scritto su una tavola della Legge, e c'è gente che si considera
orfana inconsolabile dell'IMU (non temano). Prevarrà il partito
delle tasse, che parte da sinistra (larga parte della sinistra PD,
poi vendoliani e quei dementi di grillini, che vorrebbero
nazionalizzare le banche in perdita ma anche garantire salari di
cittadinanza per 85 miliardi l'anno), ma in realtà è trasversale:
guai a tagliare un grammo di spesa pubblica, di sprechi e ridondanze;
se si pensa che la comunista Boldrini, quella che faceva la
terzomondista a casa d'altri, ha preteso una superberlina, ovviamente
blindatissima, solo per sé, ed è riuscita, è notizia di ieri, a
far impazzire le spese voluttuarie alla Camera... E' da queste
piccole cose che si scorge l'andazzo: l'intendenza seguirà, difatti
segue, figurarsi se chiunque, potendo, rinuncia ai suoi personali
privilegi, dai presidenti ai commessi delle istituzioni. Morale:
eleviamo l'andazzo boldriniano a potenza, e voilà l'Italia. Che non
è la Grecia, ma, soprattutto, non è la Svezia. È un posto dove
girare un catorcio mandato a picco da un idiota di mascalzone, dopo
venti mesi, diventa una grottesca vittoria al campionato del mondo
delle nazioni. Bravi, bravissimi: intanto continueremo a rotolarci
nei nostri naufragi, ad impiccarci alla nostra disperazione, a pagare
ancora più tasse (maledicendo non si sa chi e che cosa), a pigliare
ordini dagli insopportabili burocrati europei, a non contare niente
fuori, a comandare ancor meno in casa. Che senso ha? A questo punto,
tanto vale attaccare cartelli alle frontiere: vendesi. A proposito.
Indovinate chi è che comanda attualmente in Svezia.
Sottoscrivo tutto... anche il tuo articolo andrebbe letto alla nazione...
RispondiEliminaCiao
Veltroni Gianluca
Quasi quasi faccio un videomessaggio.
EliminaOttima l'idea del video messaggio!! Qualsiasi forma, per divulgare concetti ben argomentati.
Eliminaconfermo. quando girano voci di "via l'imu" (o nome di tassa a caso) e "abbassare l'iva" le reazioni sono di sdegno, anzi, ci si indigna molto di più che per l'aumento del biglietto dell'autobus.
RispondiEliminail top: prima delle ultime elezioni, quando berlusconi si giocò la carta della restituzione dell'imu, una conoscente sbottò: "ma io l'imu la voglio pagare". passato il trambusto: governo ladro con tutte queste tasse. amen.
vit.
Io una volta incontrai un tipo strano, un libraio, disposto a pagare l'acqua anche 20 volte di più purché restasse in mano pubblica. "Per una questione di principio, diceva". Infatti è successo proprio così, tutte tasse che se ne vanno nel mantenimento dei mantenuti, chissà lui come gode. Un vendoliano, allora, oggi probabilmente grillino, ma di quelli senza il coraggio di ammetterlo.
Eliminaquelli dell'acqua "pubblica" a tutti i costi sono i più strampalati di tutti.
RispondiEliminavit
se c'e' una cosa che mi stupisce dei molto intelligenti che votano sempre a sx , e' la loro mancanza di onesta' intellettuale.
RispondiEliminasono scandalosi.
ora si baloccano con Renzi,come con Zapatero ,Obama ,Monti, Ingroia,Bodrini, Vendola,Di Pietro,DeMagistris, Travaglio, Santoro,Pisapia , ecc.
lo voteranno (il Renzi) giulivi ed entusiasti, e dopo? dopo : (il)nulla, come sempre.
ma va bene cosi', loro sono sempre i piu' intelligenti di tutti e come sempre fanno gli inteligentissimi, ieri avranno visto il solito Belluscone idiota e mafioso, che mi sa avesse avuto 20 anni meno gli avrebbe fatto il solito mazzo.
grande articolo ,Mdp.
un saluto a tutti.
Vp