Tu sai che noi
Divoriamo la vita
Impauriti che ne resti un po'
E insieme di rimanere a corto
Tu sai che noi
Siamo nati bastardi
Guai sicuri, servi torvi mai
D'un infetto sospetto di noia
Noi corvi lontani, nervi tesi
Se appena inventiamo incubi rosa
Parentesi di vita evasa
Da banchi di rabbia attorno al
cuore
Qualsiasi cosa pur di non tornare
Nell'inferno di giorni e mesi
adunchi
Tu sai che noi
Così ci si diverte
Con le danze di bambini stronzi
Nei negozi aperti d'occasioni
Che la sorte tiene nelle tasche
Più tardi caverà trottole e
mosche
Da raccontarti quando viene sera
E il mondo è una bettola scura
Per raccontare ancora una volta, domenica 18 agosto, ore 20,30, La Tenuta del Conte (Fermo). Apericena + reading.
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