Quando gli uomini cedono ai gabbiani
Tutto lo spazio vivo sulla riva
Chiusi gli ombrelloni stretti in fila
Come lance d'esercito a riposo
Aghi di bilancia in equilibrio
Del destino, uova sul manubrio
Vaghi giochi nuovi di domani
Che bella l'acqua con la luce che
Ci affoga dentro e il buio la sporca
Non si vede più una vela, una barca
Una sagoma che pesca da sola
Solo le boe, sul mare una corona
Grani rossi decadi un rosario
Ceri d'una messa disertata
Dagli amanti dell'assurda vita
Che bella l'acqua di silenzio fondo
Sa di pace, poi d'angoscia allaga
Giù da qualche parte nel torace
Striscia blu di male che risale
E non trovo le parole e cerco
Se per caso affiora una sirena
Balenando dalla coda argentea
Ma non parla, mi guarda soltanto
Quanto niente contiene il momento
Che vola via il sole ed è il tramonto
Si distende il velo del vento
Ed incanta di sgomento il mondo
E di me io non sono contento
Della mia fatica senza scampo
Del mio essere fiore senza gambo
E una voce a tradimento chiama
Dalla sinfonia della risacca
La conosco, è la voce mia
Mi domanda cosa mai vorrei
Io ho i capelli bianchi e gli occhi stanchi
Io voglio più luce, che ne è stato
Del diritto ad essere felice
Del rispetto che ad un uomo spetta?
Io vorrei non volere più niente
Ma volere questo io non posso
Posso solo arrendermi alle onde
Del mio tempo che nell'acqua scende
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