Il freschissimo decreto legge
antistalking ha subito sortito i seguenti effetti: due femminicidi,
come usa chiamarli oggi, uno in Veneto uno in Sicilia, per identici
motivi abietti: due bambini-padroni, violenti e assassini, incapaci
di accettare l'idea di essere stati lasciati e ligi alla sola legge
della rimozione: se mi ostacoli, se non mi assecondi, io ti elimino,
ti cancello. Esattamente come fanno i bambini. A riprova che il
feticismo della legge lascia il tempo che trova. Ma le associazioni
femministe rilanciano: ci vogliono norme più severe, chissà, forse
l'ergastolo, la pena di morte e la tortura. Cose che non si
conciliano con la vulgata garantista e progressista del recupero,
delle pene alternative, del carcere inutile e negativo.
Come se ne esce? Sì, d'accordo,
stop violenza, se non ora quando, giù le mani, ne possiamo inventare
quanti ne vogliamo di slogan inutili, ma i risultati sono un'altra
cosa e allora ecco un consiglio da buttare e non richiesto alle
gentili signore, ottanta delle quali già ammazzate quest'anno:
stateci lontane. Non siate leggere. Non nel senso di non darla a chi
volete, ma in tutt'altro, di fare molta attenzione a chi frequentate:
libertà non significa immunità, fatevene una ragione. Il poetico
tossico di strada da salvare, l'avvocato rampante cioè cocainomane,
e moltissime altre categorie di maschi, quasi tutte, non sono buone
compagnie. Se ne uscite vive, non accettate più inviti. Se venite
pressate, chiamate immediatamente la polizia, ammesso e non concesso
che serva: ma fatelo comunque. Fatevi furbe. Tutelatevi voi stesse,
vedendoci come nemici o almeno come stupidi violenti. Non fidatevi
mai completamente, almeno per lungo tempo. Avvertite sempre qualcuno
se uscite, e su con chi uscite. Possibilmente, non fatelo da sole
fino a che non siete certe che chi avete davanti è innocuo. Insomma
prendete precauzioni da marines, brutto a dirsi ma utile.
Partite dal presupposto che i
maschi sono uomini bestioni, viziati dalle madri che nel profondo ne
fanno oggetti sessuali ovvero di possesso, legittimati da una morale
cattolica misogina e dura a morire che considera le femmine come nude
proprietà. Vorrei dire a queste ragazze, a queste donne di farsi
accorte, conciliando la libertà che il consumismo ha saputo
garantire loro con un congruo margine di prudenza, di selettività.
Perché noi maschi, a dirla come va detta, siamo proprio delle merde,
e non c'è da fidarsi di quasi tutti fra noi. Brutto a dirsi, ma se
vogliamo essere onesti, questa e solo questa è la realtà. Stateci
lontane, prendete le vostre contromisure, non imbarcatevi per
allegria in storie senza futuro perché noi maschi non siamo capaci
di sopportarne l'epilogo e le mamme, la religione e la crisi sono
alibi perfetti che ci hanno convinto di essere comunque dalla parte
della ragione, del giusto e di chi alla fine la fa franca. Siamo
violenti, siamo infami e non abbiamo remore morali; siamo mostri, non
tutti ma come genere, come categoria; non siamo ancora pronti a
reggere l'indipendenza, la superficialità, la concretezza o il
cinismo di chi ci abbandona; fondamentalmente siamo degli sfigati.
Fatevene una fottuta ragione. E continuate a vivere, per favore.
La chiave è proprio questa: "Non siate leggere".
RispondiEliminaHai detto delle cose vere, grazie, spero lo leggano in tantE.
La mancanza di rapporti gioca brutti scherzi!!
RispondiEliminaNon è criminalizzando il genere maschile che elemosinerai qualche rapporto in più fattene una ragione!
Parla per te! Io non ho mai fatto del male a nessuno e mi sono rotto di essere etichetatto come mostro o porco solo percè di sesso maschile!
RispondiEliminaGuarda le tue amate donnine cosa combinano, delitti efferati anche peggiori di quelli maschili, ma di questo voi giornalisti al servizio del potere non parlate MAI, occultate tutto!
http://violenza-donne.blogspot.it/
Certo che l'Anonimo delle 11:42 ha proprio capito tutto, soprattutto sa riconoscere un paradosso quando se ne imbatte. Io invece ritengo questo post geniale, è una provocazione intelligente. Senza contare che - consapevolmente o meno - in fondo chi l'ha scritto ha a cuore la vita delle donne più delle femmniste, perché sta dicendo solo: "non portate un quintale di carne nella gabbia della tigre se non avete intenzione di fargliela mangiare, perché potrebbe essere molto pericoloso!".
RispondiEliminaTi giuro Marina che l'immagine della tigre in gabbia dove non avventurarsi è quella che avevo negli occhi scrivendo questo pezzo. Grazie per averlo capito, per avere capito tutto il resto.
RispondiEliminaFinalmente uno che ha capito tutto! Donne, se volete rimanere incolumi, stateci alla larga, vita natural durante! Ah, a proprosito, le cadute dalle scale fanno molte più vittime dei femminicidi. State lontane dalle scale, per carità! Ciao. Bruno.
RispondiEliminaEffettivamente, moltissime donne, specie di questi tempi, "cadono dalle scale".
EliminaMassimo, si parlava di incidenti domestici, di cui la maggior parte è la caduta dalle scale. Sono incidenti accertati, interviene anche l'inps. O almeno così li descrive l'ISTAT, poi possiamo sbizzarrirci con la fantasia, eh.
EliminaInformatevi, i cd "femminicidi" nel nostro paese sono meno che in quasi tutti i paesi europei, e non sono in crescita. Non c'è nessuna emergenza, si tratta di propaganda che paradossalemnte incentiva tali fatti. Poi nessuno giustifica le violenze, ma nè sugli uomini e nè sulle donne. Se tu invece adotti due pesi e due misure, il sessista sei tu, Massimo Del Papa. E non ci sono santi, così è finchè la logica rimane tale.
Bruno.
Sì, ho capito che a te qualche donna ti ha fottuto e allora godi quando ne ammazzano una, ti senti vendicato. Li giustifichi e come, certi atti di violenza. A proposito: che fossero stabili, non è più vero; negli ultimi mesi la media s'è impennata e scala rapidamente la classifica. Contento?
EliminaINFORMATEVI. La tipica parola detta da chi vuole imporre il proprio pensiero fondato su tre-quattro blog di parte.
EliminaQuando il mio ex mi diede un calcio nel petto facendomi perdere di fiato e avere dolore per settimane, anch'io dissi in ospedale che ero caduta.
O magari godi tu quando ne uccidono una così puoi continuare a scrivere articoli
EliminaL'idea di fondo è sensata e condivisibile, ma perché fare di tutta l'erba un fascio? io credo che le "tigri" fameliche, i "mostri" siano una minoranza del genere maschile, non certo tutti. E di "tigri" di diversa natura, ma altrettanto fameliche e potenzialmente pericolose, se ne possono incontrare anche tra le donne! mediamente son meno letali, ma fanno male lo stesso, non sono certo del tutto innocue!
RispondiEliminaCome diceva Toto Riina quando i suoi tradivano scrupoli nell'ammazzare i bambini: "Ma sì, di che state a preoccuparvi, in Bosnia ne muoiono tanti...".
RispondiEliminaleggendo questo post m'e' parso di capire che tutti i maschi siano schiavi di retaggi culturali secolari,
RispondiEliminabeh : io non mi sento cosi' , e come me , tanti altri uomini.
Con fatica ma qualche uomo ce l'ha fatta.
Vp
p.s. rassicura che Marina abbia trovato il post geniale.
Eh, ma chiamarsi fuori a titolo personale non risolve una tragedia generale, e in progressione geometrica.
RispondiEliminaNemmeno chiamarsi dentro senza motivo, e incolpare tutti quelli che hanno avuto la sfortuna di nascere con un pisello tra le gambe, risolve un bel niente!
Elimina"Provocazione intelligente" oddio cosa leggo, non ci sono scuse per chi pratica del sessismo e questo articolo lo è.
EliminaAnche il prete che parlò di ragazze in minigonna fece una provocazione ma fu linciato mediaticamente. A parti invertite invece va bene perché l'uomo ormai è un cittadino sacrificabile. L'autore di questo articolo farebbe bene a chiedere scusa e uscirne con classe, credo che sarebbe un sintomo di grande intelligenza perché le accetterebbero tutti. Invece perseverare col sessismo porta solo ad inasprire gli animi.
Alla mia ragazza dei rumeni hanno rubato la macchina, ma io non me la prendo con l'intera categoria perché sbaglierei. Allo stesso modo è sbagliato prendersela con l'intera categoria degli uomini per colpe di altri uomini. Anche se per correttezza è doveroso ricordare che anche le donne uccidono i partner.
Adesso ne esco con classe: non so chi tu sia, ma so cosa sei: un idiota.
EliminaAllora continuiamo ad ignorare il problema, ovvero a pensare che queste puttane se la sono cercata.
RispondiEliminaIl problema è che della vita del prossimo frega niente a nessuno,a volte neanche della propria .
EliminaSolite scemenze scritte da un maschietto per avere qualche complimento da qualche femminuccia. E' l'epoca dello zerbinismo, è una moda dilagante.
RispondiEliminaCiao, anzi "Arf" !
17-8, Cuneo, donna uccisa a bottigliate: fermato il compagno.
RispondiEliminaQuelli che rispondono "ma io non sono così!" non hanno proprio capito niente dell'articolo, ed è ovviamente più facile scrivere certe cose ("anche le donne uccidono!" - la mia preferita...) che osservare ciò che ci circonda con brutale sincerità; tutti che si affannano a negare l'evidenza! Mi dispiace Vp, ma siamo tutti/e vittime di retaggi culturali, solo che questi ultimi nel caso degli uomini prevedono molti più privilegi di quelli riservati alle donne; e quando questi privilegi non ti vengono più accordati, reagisci, nei casi peggiori, così.
RispondiEliminaComunque invito tutti a rileggere il post, soprattutto quando Massimo Del Papa scrive "siamo mostri, non tutti ma come genere, come categoria".
Ciao, Joy