Analisi no, io la mia
analisi l'ho fatta per tempo, anni fa e l'ho ribadita il giorno
stesso delle elezioni politiche: il vero sconfitto è chi ha vinto,
perché non sarà in grado di gestire una vittoria per la quale non è
attrezzato. Il resto era solo conseguenza, bastava aspettare e fare
in modo che questi grillini si sfasciassero da soli contro i muri di
scontrini, si bruciassero al sole della loro presunzione. Forse
qualcosa da dire resta anche, non contando ormai più niente
pensieri, parole, opere e omissioni: Grillo e i suoi testa di cazzo
si sono fatti velocemente antipatici, insopportabili e gli italiani
in particolare votano i simpatici, quelli che li fanno ridere, che li
divertono: quando non ci riescono più, la questione è chiusa. E
Grillo, Casaleggio, Crimi, Lombardi e via via la manovalanza erano
gente trista e cupa, incarognita, rancorosa. Comunicavano ansia e
rabbia, e sì che erano marionette di un comico. Ma da ridere c'era
poco e quel poco l'hanno cancellato. Adesso, in quel non riconoscere
la sconfitta, in quel dare la colpa alla stampa, in quella stampa
“amica”, ma sarebbe meglio dire complice, che a sua volta si
arrampica sugli specchi insaponati con le ditine unte, sta tutta la
tragedia di uomini ridicoli, sta un tanfo neanche di seconda, ma di
prima, primissima repubblica al tramonto. Spiacente, ma che fosse una
buffonata, destinata a durar poco (ma creando conseguenze lunghe da
smaltire), non ci voleva una laurea: ne abbiamo viste tante,
da Berlusconi a Bossi, ma il Paese in mano a un cabarettista anni
Ottanta, convertito smanettone, con gli adepti convinti di avere gli
elettrodi sottopelle, era troppo anche per il nostro manicomio
nazionale. Più complicato, prendere in
giro la gente come han fatto quelli del Fatto. Ce l'hanno fatta, per
un po', perché la gente ama farsi prendere in giro. Poi ci han
pensato Grillo e i grillini a smentirli. Ma adesso, certi giornalisti
che tacciano tutti di leccaculismo e si sono prodotti in un
esercizio che andava ben oltre, la militanza incorporata, la
definitiva fusione movimento-informazione, dovrebbero andare a
nascondersi, se avessero una decenza. Invece resteranno a bivaccare
in televisione, a parlar molto per non dire niente.
Ti leggo molto meno, purtroppo, per poco tempo, ma ti leggo, Massimo, e quindi ti dico che questo pezzo è magistrale, nella sua semplicità. Francesco da Trento
RispondiEliminaBeh, grazie. Non so se sia magistrale come pezzo, ma di sicuro lo è come sfogo: non era previsto, si è semplicemente scritto da sè.
RispondiEliminaPerche'in tutti i tuoi pezzi non lo nomini a chiare lettere il tuo nemico giurato, alias A.Scanzi, pur bersagliandolo di continuo ? Hai problemi a farlo ?
RispondiEliminaNon è il "nemico giurato", non ho problemi e sarebbe riduttivo in tutti i sensi. Altre volte è capitato. Tu invece hai problemi a nominarti, a quanto pare.
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