Forse non potranno questi
versi
Abbracciare il tempo che
contiene
Favole vere ma trascorse,
vane
Strane. Un bagliore piega
La curva ondulata dei
misteri
Che ho dentro, turba la
mia vita
E all'anima regala una
ruga
La tua fuga è finita,
eccoti ancora
Qui, la mia bambina d'oro
Che baciavo solo col
pensiero
Sento il nostro coro a
primavera
Amore che sbocciava e non
fioriva
Nel cortile, le nostre
parole
Per dipingere il futuro
di sole
Sai che mi sentivo re del
mare
E del cielo e del vento
con te accanto
Bambina mia grande più
del mondo
Più di tutto, più dello
spavento
Che provo se ascolto e mi
prometti
“Da qui io non mi
muovo, ci scommetti?
E staremo sempre così:
perfetti”
Ma la vita è un uovo che
si spacca
E ne scappa un fato non
deciso
Un vestito che ti resta
appeso
E che presto sarà
inutile scusa
Nel cortile io sono
tornato
A cercarci ma ho trovato
il vuoto
E silenzio di vetro dal
passato
D'una danza nascosta
dietro al viale
Come allora, sotto il
temporale
Dei vergini sensi, noi
frementi
Stretti
immensi dentro un giuramento
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