Passa ai contenuti principali

L'AUTOROTTAMAZIONE DI UN PARTITO

Mamma mia

È importante essere giovani ma anche essere vecchi, è importante l'incoscienza degli anni verdi ma pure come si indossa la saggezza degli anni grigi. Bersani non sembra avere mai avuto una stagione importante. Nato vecchio, polveroso come una sezione di partito, arriva in senilità politica come il relitto di se stesso. Indotto, o costretto, a pietire il sostegno di tutti, dalle parti sociali che nessuno ha capito cosa siano, ma solo che alla prova dei fatti fanno pena, agli scrittori-bufala come Saviano. Indotto o costretto sedersi a un tavolo e farsi trattare a pesci in faccia da gentaglia impresentabile come questi grillini, miracolati delle istituzioni, speriamo per poco, sotto l'occhio indiscreto dello streaming. No, caro Bersani, non si arriva a sessant'anni accettando simili umiliazioni. Non si butta via una storia politica, quale che sia. Non ci si siede con dei fantasmi, tre metri sotto la nullità, a cercare una quadra. Questa è la vera rottamazione di un partito, per autocombustione, per consunzione della dignità. E più le nullità ti sputtanano, più tu mendichi pietà. Un comunista vero si sarebbe divertito a spezzarli, a dilatare in voragini le crepe che già inghiottono questi mentecatti. Tu ti getti in quelle crepe, trascinando un partito. Così rappresenti milioni di elettori? Così vorresti proporti a guidare un Paese, oltretutto oltre l'orlo di una crisi di tutto? Caro Bersani, se non una dignità politica dovrebbe, doveva, sussistere un rimasuglio di dignità umana; se non per te, per chi ti guardava e ancora si ostina a votarvi. Hai cancellato tutto, travolto tutto. L'ultima occasione, quando quella cretinetta in fregola di regime ha scolpito: “Noi non incontriamo le parti sociali, noi siamo le parti sociali”. A quel punto, un uomo, anche un mezzo uomo, si alza e se ne va. Non prima di averle mollato un ceffone. Nanni Moretti docet.

Commenti

  1. sono giorni in cui s'e' capito che anche i comunisti hanno un'ambizione smodata;
    altrimenti non si spiega l'umiliarsi del Bersani.
    per quel che vale : buona Pasqua a te ed ai tuoi affetti Mdp.
    Vp

    RispondiElimina
  2. Curiosa, terribile ambizione quella che sacrifica la dignità. Auguri!

    RispondiElimina
  3. io sono comunista e spero che prima o poi si ritorni a pensare comunista e a cercare di realizzare il comunismo, quello vero non quello edulcorato di berlinguer ...quello di togliatti ...il migliore, cresciuto alla scuola di Lenin e Stalin..gente come Bersani la mettiamo all'ospizio psichiatrico...i grillini al muro ! il capitalismo ha prodotto tutto uno sfacelo immane !

    RispondiElimina
  4. Sei un vero democratico, non c'è che dire. Perché non ti metti con Grillo?...

    RispondiElimina
  5. non scherziamo il comunismo è una cosa seria...le democrazia capitalistica fallita lasciala agli americani debosciati...si deve tornare a rielaborare la presa del potere rivoluzionaria da parte delle masse come fece Lenin....ricorda che l'europa è di nuovo sotto il tallone tedesco e che già ci volle l'armata rossa marciante su berlino ridotta in macerie per mettere in ginocchio i nazisti che oggi si ripresentano in altro modo

    RispondiElimina
  6. Ti ripubblico solo per dirti pubblicamente che so benissimo chi sei, sei il solito che più dice addio e più torna nello sgangherato intento di provocare, una volta con grillo, un'altra con napoleone, un'altra ancora con stalin... triste, vedere un amico di scuola ridursi così. ma perché non fai qualcosa?

    RispondiElimina
  7. ma sei così vecchio massimo ?
    andavi a scuola con peppone ?

    RispondiElimina
  8. Pessimo Bersani. La sua umiliazione davanti agli zombie 5 stelle ci dimostra come lui e il suo partito non abbiano la minima comprensione della società, della situazione, delle persone. Il segretario avrebbe dovuto, immediatamente dopo le elezioni, prununciare parole dure, durissime, sia contro i nominati da Grillo che contro chi ha votato MS5: non aveva sentito Grillo chiamare "omino" il sindaco Pizzarotti? Non aveva visto Grillo andarsene dopo la consultazione al Quirinale senza degnare i suoi capogruppo nemmeno di due chiacchiere? Non ci voleva molto a capire che questi sbruffoncelli incompetenti rispondono solo a chi li tratta male, a chi li comanda e che è questo a renderli intrinsecamente fascisti e pericolosi. Bersani ha dato prova del suo fallimento politico e umano in modo irreversibile.
    Un caro saluto
    Matteo

    RispondiElimina

Posta un commento