Passa ai contenuti principali

IL CERCHIO DELLA DEMENZA

Una volta erano mosche da forum, adesso da Parlamento
Internet è il Male puro, i computer sono veleno, e giù martellate. No, internet è la terra promessa, l'ultima frontiera, l'unica democrazia possibile e ve la faremo vedere noi. Uno vale uno, tutti possono dire la loro, siete voi che non lo capite perché siete vecchi, stronzi, morti, zombie, morfei, finiti, mani in alto, arrendetevi. No, internet è pieno di stronzi, di trolls, metto una taglia a chi me li trova, cancello i commenti spazzatura, attenti a voi, andate affanculo. Insomma, quale sarebbe la versione della rete che va bene a Grillo e al suo Rasputin Casaleggio? Presto detto, quella del Marchese del Grillo, Uno vale Uno e voi non siete un cazzo. La comunicazione a senso unico, che discende dall'alto come lo spirito santo, dove uno detta le direttive e tutti gli altri le applicano. Il guitto ecologista in yacht, non ama le mezze misure: sfascia e santifica, predica la totale trasparenza e vieta ogni stormir di fronda. In rete non usa i filtri, come tutte le persone responsabili, non fa in modo di controllare prima i commenti, di estromettere i chiari provocatori, magari dopo averci discusso. No, lascia tracimare tutto e poi s'infuria, il metro democratico, dialettico, coincide con la sua barba: o fai quello che dico o sei uno stronzo, un provocatore e ti do la caccia. Impostazione curiosa, per un politico democratico, e neanche tanto evoluta: poteva reggere quindici anni fa, ancora dieci, agli albori di una “rivoluzione digitale” largamente incompresa e sconosciuta. Oggi, arenarsi su una comunicazione non integrata, maledire le voci discordi, sa tanto di cialtronata all'italiana, cioè millantare una padronanza che non si possiede neppure lontanamente. Specchio di quella dei grillini su tutto, che si parli di ecologia, nucleare, economia, finanza, analisi logica, non si dica amministrazione e politica, ché sono loro i primi a rinoscere di non capirci assolutamente nulla. Con le facce che sfoggiano, non c'era bisogno di precisarlo, ma si vorrebbe sapere usque tandem, fino a quando questi coglioni, rappresentativi dell'approssimazione e del pressappochismo italico si sentiranno in diritto di prendere soldi pubblici da turisti, da apprendisti. C'è il sindaco di Parma, quello che ogni mattina si sveglia, accende il pc e chiede a Grillo cosa fare e poi va in Comune seguendo il satellitare, che non sa dove stia Kabul ma è convinto che la Russia sia in Europa. C'è la capogruppo alla Camera, quella con un debole per il fascismo, che s'abbandona a strafalcioni degni di una qualsiasi Micaela Biancofiore. Snobbetti ma di grana grossa, proprio come li pompa e ce li spiega, ma sì, ce li danno loro i grillini. Questi mentecatti che più cazzate infilano e più se la prendono coi giornalisti non perché le abbiano inventate ma perchè le hanno riportate fedelmente. A volte si scagliano perfino contro i filmati, le clip, ovvero gli strumenti da loro stessi totemizzati e così il cerchio della demenza si chiude.
Non basta rifiutare i titoli da onorevole, bisogna anche meritarsi quelli da cittadino. Al momento, i grillini meritano quello di parassita.

Commenti