Prendendo per un attimo per buono, squisitamente in
punto di logica, il delirio di quel prete deficiente convinto che le
donne vengono accoppate perchè girano a culo scoperto, dove sta,
appunto, la logica? Qui c'è un difetto di logica per mancanza di
logica, una specie di pregiudizio cieco. Che le donne siano più
disinibite di prima (il che non significa meno fragili o confuse), è
un fatto; e questo, dico questo sarebbe il meccanismo che spinge i
maschi a cancellarle? E, se pure, dico sempre per restare nei binari
della demenza, avesse un qualche fondamento questo assurdo rapporto
causa-effetto, basterebbe a spiegare i continui omicidi? O non
porterebbe forse alla conclusione, addirittura contraddittoria negli intenti di questo esaltato, che le
donne provocherebbero degli uomini del tutto sprovvisti di ragione, e
dunque da internare in manicomio? Con tutta evidenza, siamo di fronte
ad un pensiero, si fa per dire, che fa acqua da tutte le parti, forse
non più così maggioritario ma tuttora diffuso in una Chiesa
vecchia, spaventata, misogina. Una Chiesa cattolica che, con un
doppio carpiato reale all'indietro, si appaia prodigiosamente
all'Islam più becero e tetro. Il delirio di questo provocatore, al
quale la canonica sta stretta, e forse non solo quella, non va
esagerato ma non è neppure fine a se stesso e, tanto per cominciare,
ottiene l'effetto, facilissimo, di sviare almeno dal tentativo di
comprendere dinamiche e presupposti di questa che è diventata una
tragica emergenza in Italia, sotto la voce “femminicidio”. Ci
rifletterò più diffusamente sul primo Faro del 2013, ma qui mi
premeva di fermare, senza tanto stracciarsi le vesti, la totale,
assoluta mancanza di logica nella forma di un assunto che, ad una
premessa, faccia seguire una conclusione coerente.
senza difendere il prete e la chiesa, il ragionamento fatto, codivisibile o no, è più complesso di quanto riporti...lasciando perdere il discorso degli abiti succinti che provocano gli istinti bestiali (c'è comunque un fondo verità anche in questo...)è il complessivo ruolo della donna nell'oggi, in particolare nella famiglia, che viene criticato dal prete e da chi ha scritto quel manifesto (affisso dal prete sulla porta della parrocchia)...è il ruolo attuale della donna nella famiglia e nella società, come anche quello dell'uomo, non possono essere immuni da critiche...il femminicidio è un reato, come dovrebbe esserlo l'aborto, ma non lo è, specie in un periodo di pauroso calo demografico come l'attuale (parliamo dell'occidente e dell'italia in particolare)...sono entrambi spie di un profondo malessere dell'uomo (inteso come genere) che ha perso il riferimento a valori sacrosanti, tra cui il rispetto assoluto della vita....non si deve far del male a una donna, non ci sono giustificazioni o provocazioni che tengano (e qui il prete di Lerici sbaglia)come non si deve permettere a una donna di spegnere la vita nel grembo...sono atti orripilanti da punire in base al codice penale entrambi, in primis, e poi da condannare nel foro della Chiesa...però occorre anche interrogarsi sul perchè ciò accada...la Chiesa non è misogina, la Chiesa difende la vita, come difende la famiglia, dove l'uomo e la donna si devono amare e compenetrare, ognuno con le sue specificità...c'è stata una degenerazione dei costumi che porta sempre più a commettere violenza, mancano i forti valori di fondo che sono e saranno i soli a salvarci....
RispondiEliminaSigma Tau
Sono stato a lungo indeciso se pubblicare o meno questa lettera. Alla fine mi sono deciso, perché la ritengo per molti versi di esemplare squallore, meschinità e vigliaccheria. A cominciare dall'obbligatorio, pilatesco anonimato.
Eliminascusa massimo, ma dove sarebbe squallida ,meschina e vigliacca ?
RispondiEliminacredere che una donna possa essere libera di esprimere se stessa anche con l'abbigliamento ed il modo di porsi verso gli altri( spesso ,purtroppo,questi sono gli unici due modi che certuni ,maschi e femmine, hanno per esprimersi)è ormai considerato un sacrosanto diritto del soggetto,diversamente , punibile con gogna mediatica e non.
Ma se non puoi far ragionare il violento,l'animale che offende ed uccide,forse puoi far ragionare la potenziale preda ,spiegandole che il modo in cui si pone , i vestiti che indossa ,siano essi più o meno discinti,qualcosa inducono nella mente di chi la guarda .Mi ripeto,qualche anno fa a mia figlia allora 15ENNE dissi più o meno la stessa cosa;se ti vesti (o svesti)in un certo modo perchè vuoi apparire libera e ti atteggi di conseguenza,bicchiere di vino in mano ,sigaretta,risate sguaiate e battutaccie ,stai dando una determinata impressione,stai mandando più o meno coscentemente dei messaggi.Poi dipende da chi recepisce quel messaggio fare il male o il bene;c'è chi che ti abborda,ci prova e se capisce che è picche se ne va senza far storie e poi c'è chi dice no,m'hai provocato(perchè è indubbio che si tratti di provocazione ,anche se ormai normalizzata e benvista)e adesso non posso (o non sono in grado)di accettare un rifiuto,con ovvie e tragiche conseguenze.
Non mi considero un bacchettone ,anch'io guardo volentieri una bella donna passare,se poi i suoi vestiti sono sexy mi lustro ancor di più gli occhi, ma qualcosa di vero nella lettera di quel prete riesco a vedercela.
Sicuramente Il Colpevole è colui che commette la violenza ,e per questo vigliacco(lui si che lo è) nessuna pietà.Però ripeto,siccome non viviamo nel mondo delle fiabe ,più consapevolezza nelle donne(specie le giovani)del modo in cui si pongono verso gli uomini forse potrebbe salvarne qualcuna in più.
"L'uomo è una bestia", "La donna oggetto" ...
Non confondiamo i discorsi, per favore. Che le donne, e perfino le ragazzine, vadano spesso in giro come zoccole, cioè come quelle figure che le loro stesse madri le additano quali modelli di successo, è un dato di fatto. Ma non c'entra niente, ripeto, niente, con gli uomini che fanno a pezzi le compagne perché quelle non vogliono più stare con loro. Qui la colpa ce l'ha anzitutto la chiesa, che ha convinto per venti secoli i maschi di essere titolari di una nuda proprietà sulle compagne. Tutto il resto sono discorsi da farisei, o da farabutti come quel prete misogino, tanto per cominciare. Scommettiamo che, se lo si interpella sulla pedofilia nel clero, dà la colpa ai bambini?
Eliminadietro quel sigma tau come firma, c'è un prete, giusto per essere chiari, non c'è la nota casa farmaceutica....un prete che non è vigliacco, nè meschino nè squallido...c'è un prete che legge il tuo blog (anche noi preti siamo web dipendenti, vedi la Chiesa si rinnova e si aggiorna, con i suoi tempi, certo, per questo è millenaria....) e che si permette di criticare certi costumi dell'oggi che hanno portato a snaturare il ruolo della donna e dell'uomo nella famiglia e nella società e hanno introdotto molta violenza...non sono affatto d'accordo nel giustifcare atti di violenza di qualunque tipo e la storia degli abiti succinti è ridicola (sebbene un fondo di verità ci sia come altri tuoi lettori attenti evidenziano)....manca l'ancoraggio a solidi valori, questo manca nell'oggi.... sesso, denaro, successo e benessere materiale sono i soli modelli dominanti... modelli che ci fanno giustificare l'aborto e che portano "la bestia" a sopprimere una donna o a violentarla per esserne stata provocata, questo è il discorso di fondo, fermo restando che la "bestia" non si giustifica mai...io stesso, che sono prete, faccio fatica a perdonare sempre "la bestia" e preferisco guardare la vittima, in questo sono d'accordo con quanto tu spesso hai scritto e sono in disaccordo con quanto invece altri preti ostinatamente fanno, del resto il perdono è di Dio...sii cauto a definire la Chiesa vecchia, spaventata e misogina, come a dare del vigliacco, squallido e meschino a chi vede nei valori propugnati dalla Chiesa e nel messaggio di Cristo la salvezza dell'umanità e per ciò stesso critica i costumi e le tendenze sbagliate dell'oggi..e non lo dico da prete....il discorso è molto più complesso di quel che si dica in televisione e di come anche tu l'abbia impostato...
RispondiEliminaSigma Tau
Dietro una sigla farmaceutica, un prete che non ha il coraggio di firmarsi. Tradendo l'esempio del Cristo cui sostiene d'ispirarsi. E che pretende di imporre le proprie frustrazioni e alienazioni come verità indiscutibili. Ti ho ospitato, malgrado l'ambiguità delle tue parole. Ma qui non siamo in chiesa.
EliminaTi ringrazio per avermi ospitato, cercami sul web, mi troverai, poi, se vorrai conoscere un prete nè frustrato nè alienato, io avrò molto piacere di farlo...perchè dai giudizi così netti quando non conosci le cose ? se pensi che tutti i preti siano frustrati e alienati ragioni per sterotipi, non argomenti, non approfondisci, ti fermi ai luoghi comuni...certo ci sono i frustrati e gli alienati tra i preti, come tra i vigili urbani, gli idraulici, i medici, i giornalisti, ma appellarsi a categorie generali per confutare indebolisce il tuo argomentare...
RispondiEliminaSigma Tau
Capisco la frustrazione, la voglia disperata di protagonismo, ma francamente questa avance mi pare un po' maldestra, e anche un po' triste. Sintomatica. Me l'avesse rivolta una donna, saresti qui a dirmi che è una di quelle che se la cercano.
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