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I FIGLI DEI POVERI


Sono loro, i figli dei poveri
Che non hanno ricoveri di gioia
E di pietà quando viene Natale
Natale di veleno nelle vene
Di struggente letale crudeltà
Come il sole uccide mentre splende
Natale dalla neve che non scalda
Niente palle sullo scheletro verde
D'un abete che oltre il vetro muore
Di vergogna, senza niente addosso
Nemmeno uno straccio d'allegria
Straziante, l'ombra di una luce
E spifferi invece di giocattoli
E sorrisi cariati già da piccoli
Dalla fame di vita più che pane
Che hanno solo i figli dei poveri
Crocifissi nel posto sbagliato
Proprio adesso, che uno di loro è nato
Ma quei nostri rimorsi van di fretta
Nastri in seta attorno a quei pacchetti
Che contengono la disperazione
Senza sorpresa di un altro Natale
Triste, abraso da volti contorti
D'una felicità tolta, che frusta
Più di tutte le lacrime abortite
Nell'ovatta d'un acre mentire

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