Dopo
3 mesi il pariolino Telese, comunista per allegria, lancia appelli
strazianti perché la creatura muore in culla. Ci sono passato un
anno fa e sono proprio quelle esperienze che ti vaccinano. Quando i
grati lettori vengono bombardati da invocazioni di soccorso, da più
o meno dignitose campagne per sottoscrivere abbonamenti in
articulo mortis
eccetera, prima dovrebbero farsi due o tre semplicissime domande:
come sono stati investiti fino a quel momento i soldi (compresi,
eventualmente, quelli del pubblico finanziamento)? Perché si è
arrivati a questo punto? Quali erano le buste paga di chi comandava?
E chi lavorava per la testata, al netto delle chiacchiere, è stato
pagato o resta col classico pugno di mosche? Lo sappiamo, questo non
è un paese per meritevoli e non c'è nessuno di così insostituibile
come chi titaneggia, nel senso della barca sborona che va a fondo, da
Telese alla Parodi. Malgrado tutte le opportunità di questo mondo.
Telese ha un programma su La7, il clan Parodi ha invaso la stessa
rete e la Cristina aveva 19 autori che le confezionavano un programma
di insostenibile leggerezza dell'etere. Ma non basta la presunzione,
poi va a finire che ti tocca ingoiare la beffarda solidarietà di uno
a cui hai dato del ladro (Briatore). Domanda al lettore sempre pronto
a scucire: il tuo nuovo abbonamento a cosa servirà? A “non
spegnere una voce libera” o a non spegnere una voce inutile (di Vendola, con tanti saluti all'indipendenza millantata)?
Sul Faro n. 1 del 2013 considerazioni più approfondite ed eccentriche
ma quindi le parodi sono state liquidate? sono fuori dal mondo da giorni e tutto sommato non è così male: le poche informazioni apprese sull'attualità mi hanno immediatamente risospinto nella mia non tanto beata ignoranza.
RispondiEliminaHanno bruciato la maestra di tennis, l'altra, la cuoca, è salda ai suoi fornelletti. Ma sono un clan, e, essendo un clan di incapaci, troveranno meglio di quanto hanno perso.
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