Qui sola sotto vecchie stelle |
Non ti dirò da dove
vengo
Ammesso poi che sia
importante
Non ti dirò che a volte
piango
Sotto le stelle e sono
tante
Quando ripenso a una
bambina
Con un destino da puttana
Sono una goccia in questo
mare
Di notti amare, botte e
stracci
Non saprai mai quante ne
ho viste
Gli uomini sono disumani
E fanno battere l'eterna
E triste strada
dell'inverno
Non ti dirò perchè mi
vendo
Le tue domande sono vetro
So solo che oramai è
tardi
Per poter più tornare
indietro
La mia via crucis l'ho
spianata
Lungo le strade più
spietate
Senza Natale senza estate
Tra scappamenti e
nevicate
Non ti dirò di chi è la
colpa
Per una storia che mi
spolpa
Troppi avvoltoi per
scappar via
Se vuoi è soltanto colpa
mia
Non mi lamento in questo
vento
Che frusta quelle come me
Chi c'è arrivato qui ci
resta
E non si chiede mai
perchè
Scoppiamo, bolle di
sapone
Multicolori qui a milioni
E siamo sorte da ogni
parte
E chi le ascolta mille
lingue
E fanno bene le veline
Non c'è multa in
televisione
E siamo uguali, che
discorsi
Solo i clienti un po'
diversi
E guardo la vita passare
E tremo se si ferma e
scende
Non ha la forma
dell'amore
Il verme che lo prende e
muore
Dentro il bagliore di
fanali
Che si prenotano. Maiali
Senza un garofano per me
O almeno una tazza di te
Spazzo la noia con i
piedi
Infreddoliti tra i
rifiuti
Angeli non ne incontrerò
Né ganci in cielo, già
lo so
Ostaggio di questi
stivali
Niente coraggio né
ideali
Porto con me troppi
segreti
Peggio dei preti, cosa
credi
Qui sola sotto vecchie
stelle
Vedi, c'è chi mi vuol
salvare
Son quelli che non han
capito
Salvare me è tempo
sprecato
Neppure Iddio c'è mai
riuscito
Questo mio treno l'ho
perduto
Saranno danni ma non
freno
Ingoio gli anni senza
fede
Non ti dirò mai dove
vado
In fondo a un buio
marciapiede...
Ripropongo questa poesia, cui sono particolarmente affezionato, tra l'altro una di quelle sprecate nella evitabile serata di Porto Sant'Elpidio. Forse ha irritato più di un frequentatore della zona Fratte tra lo scelto pubblico.
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