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LA TENUTA DEL CONTE, P.S.GIORGIO, 26.10.2012


LA TENUTA DEL CONTE, P.S.GIORGIO, 26.10.2012
I momenti valgono per come passano, per come sono andati. Restano nel vapore della loro assenza. In fondo, il senso di tutto sta qui, lasciare polvere di ricordo, la sottile, inconfessata voglia che ci sia presto un'altra occasione. Io penso che questa voglia noi l'abbiamo lasciata. La sera c'è stata, l'atmosfera c'è stata, lo spettacolo è esistito. Scrosci di risate e pozzanghere di lacrime negli occhi: non si può chiedere più di questo, e neppure meno di questo. Tutto si è avuto. Il locale che speravamo di far conoscere, La tenuta del Conte, è stato apprezzato. Ci siamo regalati un momento lungo due ore pieno di sincerità, come sempre, più di sempre. Cinquanta volte più intenso dell'ultima volta ed è questo quello che conta. Fuori, il mondo continuava il suo rotolare convulso, ladri e assassini venivano – incredibile – bastonati duri, farabutti e cialtroni si ritrovavano costretti a togliersi dai coglioni. Noi, distanti da tutto quel nulla, in fondo, proponevamo le nostre musiche, le nostre parole, la nostra disperazione che esplodeva in uno sberleffo che soffocava in un singhiozzo. Teatro e cabaret, palco e taverna. Peggio per chi non c'era, e un grazie grande, mai di circostanza, e mai così sentito, a chi è intervenuto, costruendo con noi un momento lungo un attimo. Ma che durerà, speriamo, nel racconto di chi era lì a raccoglierci. Siamo stati bravi, posso dirlo. L'ho visto specchiato nei vostri occhi. Senza badare a spese, senza risparmiare niente di noi. Credetemi, non è facile scatenare questa piccola magia senz'altre armi che le voci nude e un minuscolo amplificatore. C'è molta incoscienza in questo, e molta violenza. Non sono facili questi brani, questi brevi racconti. Queste poesie. Non facili da liberare, non facili da leggere. Ma è felicità poterlo fare, spingendoci fino alle estreme conseguenze e trascinando chi ci siede davanti. Il nostro applauso a chi si è fatto spettacolo con noi. Per tutti gli altri, una carezza: non vi siete persi niente, in fondo c'erano tante cose belle in tivù.
p.s. Presto alcuni frammenti video

QUESTA COSA STUPIDA (intro)

VORREI SAPESTE

NOI

HO UCCISO UN SORRISO

SULL'ACQUA

NESSUNO AL MONDO*

NON M'IMPORTA

IL LUPO*

SEI FOTOGRAFIA

NON CI SEI

GESSO

INFORMAZIONE (intermezzo)

QUANDO

HO DENTRO

ANIMATO

SAMBA

PER RACCONTARE

UN PICCOLO FUOCO

* da “I ricordi di domani”, ebook via Smashwords e Amazon

Commenti

  1. Ringrazio anticipatamente per i video che posterai e che vedrò con gioia. Se avessi avuto una vita un pò meno avara giuro sarei venuto,purtroppo...
    Approfitto per chiedere apertamente come ci si abbona al Faro,ho cliccato qua e là ma non ne sono venuto a capo.
    Grazie.
    roberto

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    Risposte
    1. Basta una ricarica su una carta poste pay. Se mi scrivi alla mail maxdelpapa@gmail.com ti fornisco tutti i dettagli. Grazie Roberto.

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    2. peggio per chi non c'era? beh, oggi faremo finta che c'ero, ok? e poi in parte c'ero per davvero, attraverso la mia videocamera! :-) adesso proviamo a scaricare il girato.
      complimenti ideali (ma reali)

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    3. Ma tu avevi solidi motivi per latitare. Invece, quelli che quando t'incontrano, ti rompono sempre le palle, "perchè non organizzi qualcosa?", e poi al dunque s'inventano ufo che scendono in tram a violentarli proprio mentre stanno uscendo di casa...

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