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TROPPO FACILE, EX GRILLINI

Anvedi che santo

TROPPO FACILE, EX GRILLINI
Poteva dirlo prima, il comico Grillo, che gli esponenti, oltretutto di punta, del suo movimento “erano disoccupati”, per dire gente senza arte né parte, cui trovare una occupazione. Poteva spiegarlo prima, così, per chiarire la sua particolare idea di politica con relativi presupposti, non molto diversi da quella degli altri partiti, nonché quella della sua democrazia censitaria, che ricorda un patriziato ligure. Quanto ai fuorusciti, radunati in un inevitabile Cinquestelle Revolution (sottotitolo: Vaffa Beppe), sono ancora più deprimenti: adesso, se ne accorgono? Adesso realizzano dove stavano? Gente che esce da un partito-setta chiamandolo “Scientology” dimostra di non avere capito (fatti salvi i casi di arrivismo, di opportunismo) fino a un minuto prima dove militava, di essersene resa conto, come fatalmente accade, solo se e quando sperimenta sulla sua pelle la claustrofobia. Che Grillo fosse un santone improbabile e il Cinquestelle un fumetto medievale, un reality di Templari, non ci voleva un genio a capirlo. Bastavano un elementare senso di realtà, una cultura appena mediocre. Adesso, compatire chi ci resta dentro come debole di spirito, ingenuo, mentecatto, è troppo facile. Come lo è pretendere di tracciare la rotta verso la Storia, un minuto dopo essere usciti da Camelot.

Commenti

  1. mi rispecchio assolutamente in questa tua analisi. Molto critica ed incisiva, ti ho "re-twittato". A presto V.

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