TUTTI IN CHIESA A RIMINI, MA PERCHE'?

Sì, come no, e quella del ciellino è rapporto col fatturato

TUTTI IN CHIESA A RIMINI, MA PERCHE'?

Scusate: ma sono l'unico a trovare scandaloso che il governo, un ministro dopo l'altro, vada ad un meeting fondamentalista a spacciare le proprie opere e più spesso omissioni? Cosa è questo ineffabile meeting di Comunione & Liberazione? È il raduno di una setta fondamentalista, irragionevole, che col tempo si è data una struttura lobbystica con mezzi e metodi sempre più spregiudicati, ed oggi alla curiosità delle patrie magistrature. Sempre aspettando le sentenze che poi di regola faranno finir tutto a particole e vino da messa. Cosa ha di pubblico CL? In cosa si giustifica il suo presenzialismo governativo? Pare normale, e normale non è. Anche se CL è foraggiata da banche ed enti, pubblici e privati. Anche se accoglie ecumenicamente tutti i poteri che contano e non ha neanche bisogno di turarsi il naso. Anche se sono abituati a cambiar cavallo in corsa. Nel nome di Dio, hanno sviluppato un impero, dagli odori tutt'altro che fragranti. Possibile che nessun uomo di governo, perfino questo, cosiddetto tecnico, senta il dovere morale di non ammucchiarsi con questa setta crudelmente concreta sotto il velo visionario, una sorta di Scientology all'italiana?

Dappertutto, si dirà, ci sono queste consuetudini ad alta quota, anche Obama in America visita o riceve il ragazzotto Zuckerberg che ha creato facebook ma chissà chi ha dietro. Tutto vero. Ma da noi la faccenda assume un inquietante carattere ufficiale, come di inevitabilità: da ministri, da sindacalisti, da banchieri, da gente del potere vero “bisogna” andare al cospetto di CL, senza obiezioni, senza possibilità contraria, un po' come quella vecchietta che, incredula, diceva “Ho capito che sei ateo ma come fai a non andare in chiesa?”. Ma la chiesa di CL è discussa e discutibile, anche se “ben” frequentata. Pare proprio non se ne possa né debba fare a meno. Eppure io sono ancora in attesa che qualcuno mi spieghi dove, come si legittima il suo presunto ruolo pubblico, la sua rilevanza istituzionale.