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SEMINARIO SUI LUOGHI COMUNI


SEMINARIO SUI LUOGHI COMUNI
di Francesco Pacifico
(Mininum Fax) 
Bel libro, ottimo per il periodo estivo ma adatto ad ogni stagione, questo Seminario sui luoghi comuni di Francesco Pacifico, per Minimum Fax. Pacifico agisce su più fronti come scrittore e critico, ma in questo volumetto, dove passa in rassegna frammenti più o meno celeberrimi ma ciascuno a suo modo esemplare della letteratura mondiale, più che criticare sembra voler tirare il lettore dentro il meraviglioso mondo del narrare, divertendosi, appassionandosi lui stesso quasi a ragionare, in un piano di parità con chi legge, sui prodigi della scrittura. C'è qualcosa che manca in questo lavoro, ed è l'apprezzabilissima assenza di spocchia critica, l'impulso ad abbarbicarsi su una cattedra: a tutta virtù del piacere della scoperta, piacere sensuale della scrittura che si fa lettura, riflessione, vertigine. Sì, le parole possono cambiarci, scavarci dentro. E, sì, la letteratura è fatta anche di trucchi quasi matematici, che si apprendono con l'esperienza ma vanno alimentati partendo da quel particolare istinto che si chiama talento. Così, scorrendo titoli di un passato più o meno distante, si scopre che oggidì il gesto atletico della scrittura è in drammatico abbandono, come per la musica, lo sport, attività tutte improntate ad una velocità che supera se stessa nel tentativo, sterile, di travolgere carenze congenite. Pacifico, che ha di suo il dono del currenti calamo, ha pure l'umiltà funzionale di tenerlo a freno qui, proponendo riflessioni non di rado scintillanti per guinzagliarle appena scaturite: così che il commento non faccia velo, ma cornice, a momenti d'estasi creativa da assaporare come si rivede un gol di Maradona o Van Basten.
Francesco Pacifico, se è lecita una trascurabile chiosa sul personale, doveva far parte di un nuovo progetto editoriale, poi rivelatosi una bufala (almeno per quanto ci riguarda), insieme al sottoscritto. Abbiamo ricevuto la stessa mail in copia, il che dice tutto, e, da quello che so, abbiamo anche reagito allo stesso modo. Peccato, ma allo stesso tempo meglio così. Adesso posso dire che, in quella bischerata, uno come Francesco sarebbe stato davvero sprecato. 
(dal Faro n. 30)

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