IL PIZZETTO SENZA FONDO

Ciao Max, ieri, trascinato da alcuni amici, sono stato al Testaccio (Roma) alla festa della Federazione della Sinistra. L'attrazione della serata era l'attore (comico?) Ascanio Celestini. In passato mi è capitato già di incrociare due volte Celestini ; una volta a teatro  (bello spettacolo che aveva come tema la pazzia) ed una volta per una presentazione di un film sulle BR (pessimo lui ed il film). Ero quindi molto dubbioso ma anche curioso di capire che animale fosse sto Celestini. Pessima Idea. A parte qualche battuta ben riuscita ho trovato il monologo noioso e banale. Una sorta di Grillo in salsa pseudomarxista condita di paccottiglia new-age e terzomondista. Ha citato Gramsci (citato non  letto!!!) dicendo che Gramsci avrebbe messo un contadino a fare il ministro dell'agricoltura, un pacifista a fare il Ministro della Difesa e la sorella di Cucchi a fare il Ministro della Giustizia.  Ha ironizzato sul nome del poliziotto che ha ucciso Sandri (co quel nome potevi fa solo il poliziotto perchè gli altri te prendevano in giro e te volevi vendicare!!) mentre qualche spettatore urlava il nome di Sandri ( è un martire della sinistra proletaria pure lui? Gli amici di Sandri so compagni antagonisti?). Ha detto che i ragazzi che vanno a fare i soldati sono cretini (anche Pasolini diceva la stessa cosa?) Ha detto che il capitalismo è l'ombrello che ci infilano nel culo (il nostro !! non il suo che col capitalismo ce campa)   Infatti pubblica libri e dvd con Einaudi (chi sarà il proprietario?) ed il gruppo Espresso-Repubblica (è una cooperativa equa e soldale?). E di fronte a tutte ste banalità (anche se non tutti applaudivano o erano daccordo...ma stavano zitti)... si so scatenate pletore de ragazzette alternative e precarie che facendo ampi gesti volevano dimostrare di adorare il nuovo Gramsci (il nuovo Pasolini è Saviano)........ Passano gli anni ma la sinistra è la stessa.... sembra impossibile ma vedrai che il Nano de Arcore rivince le elezione coi Sinistri Celestini di fronte.

Uno sbirro (di sinistra)

Il conformismo dell'ideologia rende la mediocrità un talento e la noia un dovere.