3 luglio 2012
via Smashwords
... come si può vivere tutta la vita nel
posto dei morti? Troppa gente vedi arrivare vestita di nero, la vedi
piangere, mettere i fiori sulle tombe e poi andar via nel silenzio.
Eppure loro ci stavano bene, perché, dicevano, in fondo è un lavoro
come un altro. Il mestiere della morte la rendeva più normale, meno
minacciosa. E bisognava vedere come curavano con amore le tombe, i
fiori, i sentieri, c'era perfino qualche pianta di frutti. Ricordo
quella, enorme, di prugne dolci e squisite che da bambine rubavamo. E
quando nostra madre veniva a sapere che ne avevamo fatta una
scorpacciata, ogni volta esclamava inorridita: “Ma con quale
coraggio!”...
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