Scolpito daslla fatica |
SANGUE
Quando anche questo
sangue che ribolle, sangue vivo, che sale dalla terra e dal sole e
dall'acqua, sangue che inebria e che tormenta, che parla, racconta
dei nostri morti, dei nostri spettri perduti, dei bambini che eravamo
e che la vita ha ucciso, quando questo sangue divino che nutre, che
va giù nel cuore e di lì all'anima e le porta follia, e le ricorda
di boschi e di fiumi, e di fumi e di paioli, e di rituali e preghiere
e imprecazioni, di vecchi sdentati e forti, di sorrisi scolpiti dalla
fatica, di natura che restituisce il bene e il male, l'odio e
l'amore, coi suoi inverni tetri e le estati atroci, quando questo
sangue di zucchero e oblio sarà asciugato, allora anche noi saremo
asciugati nel tempo, e non potremo più tornare. Difendiamo il sapore
del ricordo, perché è l'ultima speranza che ci resta. Difendiamo il
sangue che cola dal nostro tempo, finché siamo in tempo. Finché
potremo ancora berlo e sapere chi eravamo, appena una luna fa.
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