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OPORTET, PRODEST


Vai al diavolo, Bertone

OPORTET, PRODEST
Quando scoppia un botto grosso nell'informazione, e fa “scoop!”, non bisogna perdere tempo a fare “oooh”, come i bambini di Povia, ma chiedersi: cui prodest? Perché niente accade per caso nell'informazione, e soprattutto niente accade fuori tempo, mentre tutto o quasi accade per tempo. La tempesta perfetta in Vaticano ne è un esempio. Fuori l'ennesimo banchiere ladro allo Ior, Gotti Tedeschi (ma se ne troverà mai uno, con le mani pulite, nella banca del papa?), fuori il “corvo” che passava le carte private del pontefice, che un po' dovrebbe imbarazzarsene. Questo corvo lo mormoravano in tanti, da tempo tempo (se vado a scorrere a ritroso questo blog, mi sa che qualcosa avevo già accennato, a futura memoria). È quello che spifferava a Nuzzi e a gente del Fatto, e lo faceva non per bonificare la Chiesa, il Vaticano o per altre nobili cause spirituali, ma per brutali ragioni di cruda realpolitik tra le mura di Pietro. C'è una massima latina: oporter ut scandala eveniant, conviene che gli scandali vengano fuori. Ai potenti, a qualcuno fra loro, conviene sempre un po' di più (e ad altri molto meno). In ballo c'era una partita cruciale, liberarsi del peggior amico di Benedetto XVI, che si chiama cardinal Bertone. Potente, vanesio, sempre un passo davanti al papa, ambizioso alla morte, si guarda allo specchio e si vede papa in pectore. Molto più accorto dell'attuale, effettivo, nel manovrare i media. È quello che ha spedito Maccari al tg 1 dopo Minzolini (mi hanno raccontato una complicatissima storia di poteri e raccomandazioni in cui entra perfino Pupo, tipo il presidente della Longobarda che comperava “tre quarti di 'Sico' e una gamba di Maradona” in cambio di mezza squadra, e il povero allenatore nel pallone Lino Banfi non ci capiva niente). È quello che ha spedito un giovane di provata fede alle calcagna di tassametro Monti come suo segretario particolare, e infatti andatevi un po' a controllare le dichiarazioni di Bertone su Monti nei mesi scorsi.
Bertone è il potere nel potere, uno dei più grossi angeli del male, con le due ali entrambe destre. E Ratzinger lo teme e lo detesta. Era venuto il momento di farlo fuori, e la cacciata, cioè la sostituzione (in Vaticano “promoveatur ut amoveatur) era programmata per l'autunno; forse verrà un poco anticipata. La campagna a largo raggio di questi giorni, tra scandali finanziari e delitti mai chiariti, a questo serve. Oportet. Protest. Nel giro lo sanno tutti, anche se nessuno lo dice. Ma leggete gli articoli in controluce, e fra le righe questo apparirà in filigrana. Titolano oggi i giornali: imminente la sostituzione del Segretario di Stato Bertone. Ma la bufera rischia di divenire incontrollabile e potrebbe travolgere tutti a cominciare dallo stesso pontefice, stanco, malato, sempre meno in grado di manovrare la macchina del Vaticano (che non è la papamobile), come Wojtyla prima di lui.
Lo so che messa così suona fantapolitica a scoppio ritardato, eppure vi garantisco sul mio nome che questa cosa io stesso l'avevo raccolta già sul finire dell'inverno. E se era arrivata fino a me, figuriamoci nei sancta sanctorum della libera informazione dove nulla si crea e tutti si distruggono.

Commenti

  1. "Ooportet ut scandala eveniant" è una massima evangelica più che latina.
    Segue "vae autem illi per quem veniant", ossia "ma guai a coloro a causa dei quali gli scandali arrivano". In sintesi Gesù dice che è necessario, per mettere alla prova i giusti, che si verifichino degli scandali (ossia delle divisioni, degli inciampi), ma che la loro natura provvidenziale non elimina la responsabilità morale di chi li provoca.

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    1. Ringrazio commosso per la delucidazione via wikipedia e per la peppiaggine.

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  2. Non è wikipedia, che credo sia piuttosto tra le tue fonti. Semplicemente conosco il Vangelo. La precisazione era per rimarcare come la massima si applichi alla situazione.
    Ringrazio io te per la tua simpatia.

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    1. La precisazione è perché sei un frustrato bigotto, dal latino bigottus, due volte gotto: uno che va in chiesa col fatto quotidiano in tasca, prima avrebbe votato vendola ma ora è meglio grillo. e fa la peppia con tutti, meno che con se stesso nello specchio. e invece dovrebbe partire da lì: coming out...

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    2. Ehi, ne avessi azzeccata una.
      Buona Domenica comunque.

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    3. Tutte, le ho azzeccate. Compreso il fatto che scrivi "Buona Domenica" in maiuscolo, da paranoide bigotto (la Domenica è il Giorno di Dio), stai sempre lì a controllare se ti rispondo (unico motivo per cui ammetto le tue inutili cazzate) e fingi di nasconderti, sapendo che entrambi sappiamo. Debbo aggiungere altri particolari, come dire, sindacali, domestici o sociopatici?

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  3. Avendo un paio di cugini religiosi ne sento parecchie di storie particolari...non di questo livello (o forse anche peggio) ma comunque molto imbarazzanti...

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