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L'ILLOGICA ALLEGRIA


Moon the Loon, chi è il pazzo?

L'ILLOGICA ALLEGRIA
Per capire che non c'è una logica nella società tecnologica, bombardata di informazioni, ma imbecille, basta mettere in fila alcuni fatti nudi e crudi. Solidarietà a Rosi Mauro, la strega della Lega, perché donna. La Minetti e le gemelline De Vivo “bonificate” da Berlusconi sono delle troie. Per Berlusconi era “doveroso” aiutare ragazze in difficoltà come loro. Per la Santanché la Minetti è come Nilde Iotti, sua nipote invece come Golda Meir. Essendo nipote della Santanché. Il comitato olimpico di Londra 2012 invita il batterista degli Who, Keith Moon, il quale declina: è morto 34 anni fa. Si sa, non è affidabile lui, non per niente era soprannominato “Moon the Loon”, Moon il pazzo.

In febbraio la nevicata più poderosa degli ultimi 6000 anni, interi paesi sepolti. Il giorno stesso che finisce, gridano all'allarme siccità. Prevedono un'estate sahariana. Dopo 6 giorni di primavera in marzo, non in gennaio, arriva un'ondata di pioggia e temporali che dura tutto aprile. E si parla di allarme nubifragio. La prova del riscaldamento globale sta nel fatto, evidente, che fa sempre pù freddo. Dopo 4 anni l'Enel ci avverte che usare l'elettricità di notte, come ci aveva consigliato, costa di più. Causa primaria, l'incremento delle cosiddette fonti rinnovabili che non rinnovano niente. Soluzione: più fonti cosiddette rinnovabili.
I partiti rubano ai loro militanti, somme nell'ordine delle centinaia di milioni che finiscono nelle casse dei leader. I leader dicono di non saperne niente e annunciano denunce a chi ha regalato loro le ville, gliele ha arredate, ha comperato i diplomi dei figli, li ha riforniti di parco macchine. La riforma dell'art. 18 costerà almeno 1,1 miliardi per il prossimo anno, a salire nei successivi: si tamponeranno con nuove tasse e accise sulla benzina. Le imprese, non solo non verranno sgravate in alcun modo, ma sono chiamate, adesso, subito, a versare un altro miliardo in più di contributi, secondo “Rete imprese”, per effetto della riforma Monti, che porterà gli oneri sul sistema produttivo a 1,8 miliardi (stima prudenziale) nel 2021. Abbiamo il costo del lavoro più alto di tutto il mondo e il coefficiente di ritorno tasse-servizi più basso. I partiti ricevono 5 euro in rimborsi elettorali per ogni euro che spendono. Vogliono “riformare”, cioè mantenere un sistema di pubblico sussidio truffaldino e imposto a dispetto di un referendum popolare che lo aboliva. Il 12 aprile si sono messi d'accordo per aumentarsi i finanziamenti (ulteriori 180 milioni li incasseranno in luglio). Due persone al giorno si uccidono per ragioni ricondotte a vario titolo alla crisi. Dopo le 11.615 uccise nel 2011, secondo la Cgia di Mestre, si calcola che nel 2012 salteranno almeno trentaseimila aziende, quasi cento al giorno. L'intera stampa mondiale, dopo un primo momento di esaltazione, definisce Monti un incompetente pericoloso. Tra questi, l'ex direttore dell'Economist, Bill Emmott, molto citato dal giro dei girotondini, i fattaroli, gli esaltati dell'antimafia finché definisce (giustamente) Berlusconi inadatto a governare, ma inascoltato se dichiara (al Giornale) che «Va ridotto il peso dello Stato. Con una spesa pubblica al 10% del Pil molte agenzie statali scomparirebbero e ciò consentirebbe di diminuire il potere di controllo in mano ai partiti, [senonché Monti tutto fa tranne che tagliare la spesa e quindi] le tasse sono uno strumento emergenziale facile da azionare, ma ora servono i tagli veri. Negli ultimi quindici anni quando qualche governo ha ridotto il deficit lo ha sempre fatto a colpi di tasse. [inoltre] i magistrati stessi sono troppo politicizzati, c’è in generale un’eccessiva politicizzazione in molti ambiti: la tv pubblica, le agenzie statali, i giornali, le fondazioni. I magistrati non sono da meno».
Napolitano: “Chi evade le tasse è un infame”. Monti ogni giorno aumenta le tasse, in particolare la benzina per le cause più fantasiose. Secondo l'ultimo sondaggio diffuso prima di Pasqua da La7, il popolo italiano è con Monti al 56%. La Lega nord potrebbe a sorpresa vedere incrementati i suoi consensi se, spiegano i politologi, Bossi (o magari Maroni) riuscirà a riprendere in mano il partito; è il migliore momento degli ultimi 15 anni, dice Radio Padania.

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